Non è raro vedere delle greggi nell’Alta Marca Trevigiana ma ogni volta questo spettacolo della natura è in grado di incantare molte persone, che si fermano a guardare gli animali rapite da questo semplice ma, al contempo, affascinante fenomeno.
È quello che è successo oggi, domenica 1° maggio, lungo la Feltrina, non lontano dal Sacrario francese di Pederobba, quando un gregge formato da pecore, capre e asini è sbucato improvvisamente da via Stramare lasciando esterrefatti gli automobilisti che percorrevano un’arteria stradale ben più trafficata.
Qualche persona ha lasciato l’auto in un parcheggio vicino ed è corsa a fare foto e video agli animali che scendevano dal centro di Pederobba come una vera e propria cascata.
Uno spettacolo per gli occhi e per il cuore che, anche se ha creato qualche breve disagio alla circolazione stradale, ha regalato ai presenti delle emozioni che non avrebbero mai pensato di vivere in quel tratto della strada regionale Feltrina.
A controllare gli animali, oltre ai fedelissimi cani, c’era anche il pastore, attento ai movimenti dei suoi “compagni di vita” che ogni tanto, soffermandosi qualche secondo in più a brucare l’erba, hanno rischiato di rallentare lo spostamento del gregge.
Tanti agnellini e anche qualche capretto hanno impreziosito una scena bucolica che riporta indietro nel tempo, quando in queste terre erano molte le persone che lavoravano a contatto con la natura e gli animali.
E proprio oggi, in occasione della Festa dei Lavoratori, nasce spontanea una riflessione su questo tipo di professioni che sono state abbandonate negli anni e che talvolta, proprio per fuggire dallo stress degli stili di vita imposti nel 21esimo secolo, vengono scelte da giovani intenzionati a dare una svolta alla loro esistenza.
Lavori duri, nei quali non esistono giorni festivi o pause prolungate e dove ogni momento è scandito dai ritmi delle stagioni e dalle esigenze degli animali.
Le soddisfazioni economiche spesso non arrivano e anche la considerazione sociale non aiuta, visto che molte volte il passaggio delle greggi nei paesi viene osteggiato, anche duramente, da chi si sofferma solo sugli eventuali danni e fastidi provocati dagli animali.
Chi ha una vera passione per questo lavoro, però, è capace di andare oltre, apprezzando ogni aspetto di una professione, quella del pastore, che fin dall’antichità viene portata avanti dall’uomo che cerca un contatto diretto con la natura e che è capace di celebrare ogni giorno il mistero della vita.
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