La parrocchia di Santa Maria Assunta a Covolo e l’associazione Noi, con una decisione molta sofferta ma presa con grande senso di responsabilità, hanno deciso di annullare gli appuntamenti programmati per l’estate 2020.
L’emergenza Coronavirus, infatti, non permette ancora di abbassare la guardia e, anche se la situazione epidemiologica nella Regione Veneto è sotto controllo, la prudenza non è mai di troppo.
Per questo, si dovrà rinunciare a manifestazioni molto sentite come la “Paella di mezza estate”, il “Covolo Music Day” e la “Festa Patronale dell’Assunta”, eventi che negli anni sono stati capaci di aggregare giovani, anziani, ragazzi e famiglie.
Purtroppo, si tratta di occasioni in cui risulterebbe molto complicato gestire possibili assembramenti o situazioni a rischio per quanto concerne la potenziale diffusione del virus.
“Riteniamo giusto salvaguardare la salute e la sicurezza dei nostri ospiti e degli oltre cento volontari che da sempre portano entusiasmo e passione nelle nostre feste – si legge in una nota degli organizzatori di queste manifestazioni -. Ringraziamo e sosteniamo i numerosi locali pubblici e le aziende del nostro territorio che da oltre dieci anni ci sono vicini e che per tanto tempo sono rimasti chiusi, augurando loro di tornare quanto prima alla normalità”.
Dalla comunità parrocchiale fanno sapere che, nel rispetto delle misure necessarie al contrasto al Coronavirus, quest’anno si terrà comunque la tradizionale “Processione dell’Assunta” insieme a un successivo momento comunitario.
“Non finirò mai di ringraziare tutti i volontari che a qualsiasi titolo hanno tenuto e tengono viva la comunità – ha dichiarato Marco Turato, sindaco di Pederobba -. Nel caso specifico mi riferisco all’associazione Noi di Covolo che si è sempre adoperata per aiutare la parrocchia nelle tante iniziative che intraprende, coinvolgendo i giovani e i meno giovani del paese”.
“È un dispiacere per tutti che quest’anno non si possano svolgere gli appuntamenti nei quali la popolazione si ritrova per fare comunità – conclude il primo cittadino -. Sappiamo tutti che il bene “principe” di un paese è la salute e anche in questo caso i volontari e la parrocchia hanno dimostrato, con questo gesto seppur triste per tutti, che la priorità è la salute, evitando possibili assembramenti potenzialmente dannosi”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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