Avevano creato preoccupazione e scompiglio le segnalazioni su Facebook di alcuni cittadini in merito a un presunto sversamento di sostanze inquinanti nel torrente Curogna a Pederobba.
In un tratto del fiume, infatti, si erano formate alcune mucillagini di colore biancastro anche a causa del ristagnare dell’acqua perché un tronco di grosse dimensioni aveva ostruito un’ansa del fiume, rallentando lo scorrere normale delle acque.
Alcuni cittadini avevano fotografato la zona per poi pubblicare sui social delle foto, esprimendo la loro preoccupazione rispetto alla situazione.
“L’amministrazione comunale si è attivata immediatamente a fronte delle prime segnalazioni – spiega Fabio Maggio, assessore all’ambiente – Nelle ore immediatamente successive, la polizia locale ha effettuato un sopralluogo sul posto, prelevando dei campioni d’acqua e scandagliando le zone a monte per verificare eventuali sversamenti sospetti”.
Successivamente, i campioni sono stati inviati ad Arpav per le verifiche e le analisi del caso: i risultati confermano che i valori dei parametri analizzati risultano nella norma.
L’assessore Maggio, dati alla mano, ha spiegato che si tratta solamente di un falso allarme, anche se in queste situazioni non si può mai abbassare la guardia.
“Questo però non ci deve distogliere dall’azione di monitoraggio continuo del territorio – continua -, un’attività che conduciamo quotidianamente, dal controllo dei corsi d’acqua allo sversamento di rifiuti. Per questo voglio ringraziare gli uffici comunali e in particolare la polizia locale per essere intervenuti con tempestività e professionalità”.
“Anche in questo caso – conclude -, tuttavia, è fondamentale la sensibilità ambientale dei nostri cittadini. È bene però che, in questi casi, le segnalazioni si facciano direttamente e tempestivamente alle autorità. Coltivare e alimentare allarmismi sui social prima dell’intervento delle autorità e dei dati è controproducente. Si rischia di perdere tempo prezioso nel caso di pericolo concreto o reati, dando tempo agli autori di cancellare le loro tracce”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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