A bordo di quella Audi A3 bianca, ieri sera sulla Feltrina, c’era anche Patrick Mentil, un ragazzo di ventidue anni che già aveva dato prova di ciò che la determinazione di un giovane può fare sia nello sport che nella vita.
Nato a Feltre, ma residente a Castelcucco, Mentil aveva un lungo passato nel ciclismo e, stando anche a quanto affermato da chi lo conosceva in paese, uno sguardo proiettato all’ambizione e al successo.
La comunità del paese dove abitava con la sua famiglia, che oggi lo piange assieme ai suoi cari, lo aveva anche visto tra i propri campioni nel trofeo “Castelcucco Cresce” nella categoria sport: in un locale del paese era stato premiato per i suoi meriti ciclistici, alla presenza dell’ex ciclista professionista Marco Bandiera e dell’amministrazione comunale.
In quell’occasione, Patrick aveva tenuto un discorso maturo e consapevole: “Ci ho pensato molto ma ho deciso di smettere di correre e fare questa vita – aveva detto, – La faccio da 13 anni ormai. Uno sport come questo ti forma, ti insegna a non mollare. Mi sento soddisfatto così”.
Dopo aver frequentato il Liceo Da Ponte a Bassano del Grappa, si era iscritto all’Università: sui suoi profili social, che non possono certo raccontarlo fedelmente ma piuttosto dare soltanto una vaga idea dei suoi interessi, Patrick postava anche contenuti motivazionali e legati al personal branding, all’imprenditoria e ai viaggi.
Non si sa ancora per certo, dai rilievi dei Carabinieri, se si sia trattato di un sorpasso mal calcolato, di una distrazione, di un malore o altro. Le dinamiche verranno chiarite in un secondo momento.
“È una brutta notizia, che ci ha colto tutti quanti di sorpresa – spiega il sindaco Paolo Mares, – Ieri sera stavo proprio percorrendo la Feltrina quando una pattuglia dei Carabinieri mi ha fatto deviare all’altezza di Cornuda verso Onigo: sono sbucato di nuovo sulla strada regionale e mi sono guardato indietro, notando la luce dei lampeggianti, sperando con tutto me stesso innanzitutto che non ci fossero deceduti e, in secondo luogo, che non fossero coinvolti castelcucchesi. Quando sono arrivato a casa ho raccontato tutto ai miei figli e poi mi sono arrivate quelle telefonate”.
“La famiglia di Patrick è originaria di Castelcucco sia da parte di padre che di madre, fanno pienamente parte della comunità, e anche lui stesso si era impegnato, se pur per poco, nell’associazione Castelcucco Young. Questa sera avremmo il tipico concerto dell’Epifania in chiesa, appuntamento nel quale i giovani consegnano le calze ai bambini: stiamo cercando di rinviarlo, se possibile, per dare un segno di vicinanza alla famiglia” conclude il primo cittadino.
Patrick lascia mamma, papà e un fratello più grande.
Aggiornamento delle 10:
Stando a quando finora appreso, il suo viaggio a bordo di quella Audi A3 bianca avrebbe avuto inizio dal Friuli.
A Castelcucco i parenti, nelle lacrime, raccontano di un ragazzo energico, attivissimo e pieno di entusiasmo fin da giovanissimo, ma anche concentrato sui propri obiettivi. “È stato un fulmine a ciel sereno per noi, siamo distrutti. Era un ragazzo fantastico e quando si perde un giovane che sogna così in grande è un dolore tremendo, insostenibile. Patrick si sarebbe laureato a breve: aveva tantissime idee e obiettivi. Eccelleva in tutti gli sport ed era sorridente, si dava da fare per riuscire ed era sempre brillante. Ci dispiace tanto anche per le altre persone coinvolte nell’incidente di ieri sera, quelli che viaggiavano nell’altra auto: speriamo tanto che riescano a tornare a casa”.
Aggiornamento delle 11:
Gli altri feriti ricoverati dopo l’impatto di ieri sono in situazioni stazionarie: F.M.D.Z. e N.I., entrambi 27enni, sono ricoverati al Ca’ Foncello in condizioni gravi. J.C. si trova invece all’ospedale di Montebelluna in condizioni non critiche.
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