Incendi in Australia, la testimonianza di Laura da Covolo che vive e lavora a Sydney: “Situazione allarmante”

Sono ripresi e non accennano a placarsi gli incendi che da settimane stanno distruggendo boschi e pianure dell’Australia.

Dopo le piogge si pensava a una breve tregua ma le temperature sono tornate a salire sopra i 40° sostenute da venti secchi soprannominati venti di fuoco.

A Melbourne e in altre zone dello Stato di Victoria da giorni si respira un’aria pessima, dagli studiosi definita l’aria peggiore del mondo, a causa del fumo, proveniente dagli incendi, che stanno ancora divorando parti a nord e a est dello stato.

Chi in prima persona vive questi momenti e può raccontarli, è Laura Sottocorno (nella foto), ragazza 20enne originaria di Covolo di Pederobba. Più di un mese fa ha lasciato l’Alta Marca trevigiana per trasferirsi a Sydney alla ricerca di nuove esperienze lavorative.

La ragazza racconta che in città non si percepisce direttamente la presenza degli incendi, qualche volta si nota il cielo grigio e l’odore di fumo propagarsi nell’aria ma niente di allarmante e solo in rare occasioni.

E’ da più di un mese che continuano gli incendi, da prima che arrivassi, pensavo la situazione sarebbe migliorata ma invece è peggiorata” – racconta Laura Sottocorno – “Il clima, in questo periodo è caldo, ma in questi giorni non fa caldissimo, ricordo che siamo in estate e la media solitamente si aggira su temperatura più alte”.

fuoco incendi foresta di pini in fiamme nel fumo e fiamme 37874 1112

“Parlando con gli australiani – prosegue – mi dicono che il clima non è stabile come il nostro ma è sottoposto a continui sbalzi termici, anche molto elevati, da un giorno all’altro”.

Il problema principale oltre alle temperature è la siccità prolungata, da molti giorni non piove e le precipitazioni quando arrivano sono di scarsa entità.

“E’ una situazione da non sottovalutare, – sottolinea Laura – gli incendi si diffondono molto facilmente e questo grazie anche alle strade, non molto larghe e quindi è facile la trasmissione dell’incendio da un bosco all’altro, dato che gli alberi, sopratutto in questa stagione, sono ottimi conduttori per le fiamme e il tutto è favorito dal vento”.

Vista la situazione di emergenza sono molti i volontari, dal Canada, dall’Italia, soprattutto nel campo di aiuti veterinari. “Ho visto una grande mobilitazione anche nel piccolo – conclude la ragazza -, da parte delle semplici persone che con i propri mezzi si mettono in gioco per contribuire a ridurre disastro ambientale”

Le temperature alte, eccezionali di queste settimane, sono temperature anomale ricorda Riccardo Mazzocco esperto meteo della zona: “Stiamo assistendo ad una situazione allarmante, il caso dell’Australia è davanti gli occhi di tutti”.

“Temperature che non accennano a diminuire – prosegue Mazzocco e che durano da molti giorni, tutto questo calore si deposita al suolo dove viene accumulato in attesa di essere rilasciato. Complici anche la straordinaria assenza di piogge e la formazione ventosa che alimenta senza sosta il propagarsi delle fiamme precludendo le attività di spegnimento da parte degli operatori.”

Non solo l’Australia, ma tutto il pianeta è in una situazione delicata, lo vediamo anche dal nostro inverno, tra i più caldi degli ultimi anni.

(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione di Laura Sottocorno – Freepik).
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