Levada borgo rurale rivive grazie alla Sagra di San Michele dove si rinnova la tradizione del Tito Teto. Domenica la presentazione del restauro di un dipinto

Si è chiusa giovedì 29 settembre la Sagra di San Michele a Levada, una festa molto sentita nella frazione di Pederobba.

Il piccolo borgo rurale tra Covolo e Onigo, che in molti apprezzano per le case con i muri in sassi e per la particolare atmosfera nella quale sembra che “il tempo si sia fermato”, ha vissuto quattro giorni di festa impreziositi dalla Santa messa in onore di San Michele, patrono della frazione, e dalla cena a base di spiedo.

“Anche quest’anno il Comitato Festeggiamenti Levada si è superato – commenta l’assessore Doriano Stanghellini – Con la nostra classica festa de San Micel si riesce sempre ad unire la frazione coinvolgendo molti volontari di varie età. È stata significativa la presenza di tantissimi giovani che, oltre a servire tutte le sere, si sono alternati nei giorni precedenti nella sistemazione degli spazi portando anche idee nuove alla festa”.

“Questo dimostra che c’è un grande attaccamento nei confronti di questa festa e per tutta la nostra frazione – conclude – Il tutto è stato accompagnato dal suono delle campane con il nostro unico Tito Teto (il suono per richiamare le persone), una tradizione tramandata da generazioni. Ora è Dario Speranzon a suonare nelle giornate della festa: questo è importante perché ci ricorda che siamo una frazione unica con la sua forte identità. Ringrazio il presidente Erminio Pasetti e tutti i volontari per l’ottima riuscita della Sagra. Viva Levada!”.

“È un grande orgoglio avere una comunità molto unita come quella di Levada – afferma il sindaco Marco Turato -, che riesce ad organizzare una festa in occasione del Santo Patrono che attira molte persone del Comune e non solo. In questa occasione, ciò che mi ha reso felice è stato vedere moltissimi giovani frequentare lo stand della festa: hanno dimostrato di sentirsi legati al proprio paese divertendosi in modo sano e creando quel senso di comunità che è alla base del vivere civile. Sinceri complimenti al presidente Erminio Pasetti e al suo staff”.

“Commuove sempre sentir suonare Tito Teto il giorno di San Michele dai nostri bravi paesani – commenta Dino De Lucchi, volto e anima di Levada – In questo modo si portano avanti le tradizioni insegnandole e tramandandole anche alle nuove generazioni. Complimenti a Renato Covolan che, per suonare, ha fatto soffrire il cuore salendo i micidiali scalini del nostro bel campanile”.

Durante la sagra qualche famiglia ha messo a disposizione il proprio cortile di casa dove sono stati sistemati i tavoli nei giorni della festa: un contributo personale all’ottima riuscita dell’evento.

Levada si prepara ad un momento importante perché domani domenica 2 ottobre alle ore 17.30 il Gruppo Storia Levada presenterà il dipinto murario restaurato nella casa di Daniele De Lucchi in via D’Annunzio 105.

Durante l’incontro ci sarà una breve spiegazione del lavoro di recupero del dipinto devozionale e del significato dell’opera a cura del professor Angelo Chemin. Successivamente ci sarà un momento conviviale.

(Foto: per concessione di un lettore e Facebook).
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