Sembra uno dei più affascinanti quadri di Vincent Van Gogh o di Giovanni Fattori: un’opera d’arte reale che crea stupore, fascinazione, meraviglia.
Sullo sfondo uno stupendo cielo azzurro, al centro la rocca di Asolo e il monte Grappa, in primo piano un gregge di migliaia di pecore insieme a capre ed asini a fare un tutt’uno con un pastore errante dell’Asia di leopardiana memoria e i suoi fedeli cani.
E’ questa la straordinaria opera d’arte reale che, poco dopo il supermercato Famila, ha accolto le persone di passaggio questa mattina lungo la strada provinciale 84 tra Covolo di Pederobba e Cornuda.
La magia della transumanza, un ritorno alla vita agreste che non si vedeva da un po’ tra Pederobba e Cornuda, una bella tradizione che si rinnova ad ogni inizio d’autunno e che è talmente rara di questi tempi da lasciare di anno in anno a bocca aperta.
Il fatto che a guidare il numeroso gregge sia un pastore asiatico, al di là del fascino poetico, dovrebbe indurci a riflettere ancora di più sul destino di questa tradizione millenaria.
E’ una vita dura, soprattutto per chi migra tutto l’anno, che ormai nessuno vuole fare ma che, al tempo stesso, tutti sperano sopravviva perché, come dice il famoso detto veneto, “Mejo brusar un paese pitost de perder ‘na tradizhion”.
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