Il pederobbese Fabio Dartora, tecnico faunista e presidente della Wildlife Initiative Italia, è appena tornato dal Guatemala, dove si è occupato del monitoraggio della fauna selvatica locale.
Più precisamente, la sua attività si è svolta nel bosco di Olintepeque nella provincia di Quetzaltenango, dove è in atto un progetto sociale e di miglioramento ambientale portato avanti dall’Ong M.A.I.S. di Torino e dalla mancomunidad Metropoli de los Altos di Quetzaltenango.
In questi luoghi si inserisce il progetto di monitoraggio di Wildlife Initiative, capitanata a livello internazionale da Claudio Augugliaro.
Insieme a Dartora anche il documentarista Ivan Mazzon di Feltre, già autore del celebre documentario “Lupo uno”, e Ambrogio Bellorini di Pavia, esperto di malattie delle piante e di equilibrio dell’agro-ecosistema.
“Abbiamo suddiviso l’area di studio – spiega il tecnico faunista di Pederobba – in quadranti di 1 km x 1 km, verificando la possibilità di accesso con i guardaboschi locali. Abbiamo posizionato una fototrappola al centro di ogni quadrante, tenendo conto delle tracce e dei segni di presenza della fauna, piste, sentieri e pozze d’acqua, per un totale di 30 fototrappole. Questo disegno di campionamento ci permette non solo di avere molto chiara la check-list delle specie presenti, ma anche di analizzare i dati ricavati con programmi statistici che mettono in evidenza i ritmi di attività delle varie specie e la sovrapposizione dei loro ritmi di attività”.
“In questo modo si evidenziano criticità e punti di forza – continua -. Tra le specie incontrate abbiamo l’urocione, il coyote, il procione, la donnola dalla coda lunga, l’opossum, lo Spilogale, lo scoiattolo e il Silvilago. La presenza più interessante è quella dei due felini che sono emersi dalla ricerca, il Giaguarondi e il Margay. Tra le problematiche riscontrate, è emersa la presenza diffusa di discariche a cielo aperto che, oltre ad inquinare, aumentano il numero di cani randagi che frequentano regolarmente il bosco, entrando in competizione diretta o indiretta con tutte le specie”.
L’occasione ha portato i ricercatori a poter visitare altre aree, stringendo relazioni con le associazioni e gli enti locali nei boschi d’alta quota dominati dal pregiatissimo Abete del Guatemala, una specie endemica, e nelle foreste nebulose tropicali dove vive il Quetzal, straordinario uccello simbolo del Guatemala.
Così tra vulcani, vari tipi di foreste e coltivazioni di mais, dove si respira ancora l’atmosfera dell’antica civiltà Maya, si è conclusa l’attività con una conferenza. Molti relatori hanno portato i loro progetti di ricerca e conservazione, dal giaguaro alle tartarughe marine fino all’uccello Quetzal.
Dartora ha chiuso la conferenza con la ricerca della Wildlife Initiative: progettazione, attuazione, elaborazione dei risultati, analisi delle problematiche e proposte gestionali.
“Speriamo di tornare in quel paradiso del Centro America – conclude il tecnico faunista pederobbese – per contribuire alla salvaguardia di un luogo estremamente importante per l’equilibrio dell’intero pianeta”.
(Foto: Per concessione di Fabio Dartora).
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