Nella Marca Trevigiana non ci sono ristoranti che propongono la cucina persiana, ma da un po’ di tempo i cibi dell’Antica Persia, grazie ad un progetto davvero originale, possono arrivare direttamente nella propria abitazione.
Tutto questo è possibile grazie a Persian Home, un home restaurant persiano che permette di vivere un’esperienza culinaria unica e indimenticabile.
L’idea è venuta a Salmani Parvaneh (che in persiano significa “farfalla”), una donna nata in un piccolo paese a Khalkhal, tra le montagne maestose nord-ovest dell’Iran nella provincia di Ardebil.
Questa realtà è stata presentata martedì 13 giugno nel locale “Il Kikko” di via Roma a Pederobba.
Il giovane Michele Chinazzo, sostenuto da papà Valter, da mamma Mariaelena e dalla sorella Alessia, ha deciso di proporre ai suoi clienti e amici delle serate di cucina etnica per far conoscere ricette, piatti e culture del mondo ai suoi clienti e amici.
Prima dell’appuntamento con la Persia, il locale pederobbese ha proposto un viaggio tra i sapori del Vietnam grazie a Le Thi Thu Thu, profuga vietnamita che risiede in Italia dal 1983.
“Sono molto felice e quasi emozionato nel presentarvi questa iniziativa che tanto mi sta a cuore – commentava Chinazzo al momento del lancio del progetto -. ‘Sapori dal Vietnam’ mi auguro sia il primo di altri appuntamenti dove poter dare la possibilità, a chi ne ha voglia ed è curioso, di viaggiare con la mente dall’altra parte del mondo attraverso la cucina”.
“Ma c’è ben altro – conclude -. Dietro a questa serata c’è la storia di una donna speciale che arriva direttamente da quel meraviglioso Paese chiamato Vietnam. Sarà proprio lei a riportare l’amore per la propria terra in ogni singolo piatto che vi verrà servito. Spero che questa serata vi arricchisca in qualche modo e vi lasci qualcosa dentro da portare a casa una volta lasciato il nostro locale”.
La cena successiva, invece, ha puntato su alcune ricette persiane: Dolmeh, verdure ripiene di riso, carne, spezie ed erbe aromatiche, Kashk-e Bademjan, crema di melanzane, Mast-o khiar, salsa allo yogurt con cetriolo, cipolla, menta e noci, Zereshk Polo, riso Basmati e zafferano, bacche di Crespino, pistacchi e mandorle con coscia di pollo morbida, per finire con dolci persiani alla farina di ceci o con farina di riso (Nan-e-Berenji) e Konjedi con l’immancabile tè persiano.
“Il mio sogno di lunga data – racconta Salmani – è sempre stato quello di cucinare e avere il mio ristorante. Ho imparato a cucinare da mia mamma e, dopo qualche anno, ho iniziato a lavorare come cuoca a Teheran. Subito dopo mi sono sposata e mi sono trasferita in Italia, dove viveva già da anni mio marito. Con l’inizio di Covid, ho condiviso il mio sogno con lui”.
“Dopo aver esaminato gli aspetti del lavoro – conclude -, con il suo sostegno e l’aiuto di sua figlia Maryam, sono riuscita a fondare Persian Home, con lo scopo di far conoscere la nostra cultura e i nostri piatti. Poter condividere la nostra cucina e raccontare un po’ del nostro Paese, ha suscitato molta curiosità e interesse. Siamo felici di poterlo fare perché ci fa sentire un po’ più ‘a casa’. I nostri ospiti restano sempre affascinati dalla nostra cucina e dalla nostra cultura. Questa è una grande soddisfazione”.
In Veneto si può sperimentare la cucina persiana anche nell’elegante ristorante Darvish in Riviera Albertino Mussato numero 85 a Padova: in questo locale il cliente si può far trasportare nelle atmosfere dell’antica Persia attraverso i profumi e i sapori di una cucina molto raffinata, con proposte culinarie non banali.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata e Il Kikko).
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