Nessuna “Preghiera del Venerdì”: la Confederazione Islamica italiana chiede collaborazione per evitare il contagio

Anche i musulmani italiani si fermano per il rischio contagio da Covid-19.

Stop a preghiere comunitarie nei centri culturali islamici fino alla fine dell’emergenza Coronavirus, mentre le associazioni islamiche italiane sono impegnate a diffondere ai fedeli musulmani dei messaggi di collaborazione con le autorità italiane.

In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 4 marzo 2020, relativo alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, la Confederazione Islamica Italiana (CII) ha invitato tutte le federazioni islamiche regionali, oltre ai centri ad esse aderenti sul territorio italiano, a seguire le direttive ministeriali e a sospendere le attività culturali e associative, inclusa la “Preghiera del Venerdì”, fino al prossimo 15 marzo.

“In questo momento difficile per il Paese – si legge nel messaggio inviato alle federazioni regionali dalla CII- la collaborazione dei musulmani e di tutti con le istituzioni è fondamentale per uscire dallo stato di emergenza in cui ci troviamo”.

“La Confederazione Islamica Italiana – si legge ancora nel messaggio – si stringe con solidarietà alla popolazione colpita dal virus e invita a mantenere uno spirito collaborativo per fronteggiare questo difficile momento”.

Anche la Federazione Regionale Islamica del Veneto, con il suo presidente Ait Alla Lhoussaine, chiede ai musulmani del Veneto di collaborare nell’ottica della prevenzione.

“La Federazione Regionale Islamica del Veneto – si legge in un altro messaggio firmato dal presidente Lhoussaine – si impegna a sospendere tutte le sue attività e invita il resto delle associazioni e centri islamici ad aderire e attuare le decisioni delle autorità responsabili al fine di preservare la sicurezza della nazione e dei cittadini”.

Quindi nessuna preghiera comunitaria del venerdì, giorno sacro per l’Islam, con la speranza che tutte le comunità musulmane rispettino questo invito che dimostra la volontà dei fedeli islamici italiani di collaborare per affrontare questo momento nel quale l’Italia deve mostrarsi unita, superando particolarismi e divisioni.