“Ovi e pancetta” di buon mattino per festeggiare gli “Omeni”. Gli Alpini di Pederobba si preparano per la “Festa della Fameja Alpina”

Le tradizioni vanno rispettate e gli Alpini di Pederobba lo sanno bene: questa mattina, a partire dalle 6.30, nella loro sede non potevano mancare “ovi e pancetta” per festeggiare insieme la “Festa dei Omi” (o “dei Omeni”).

Si tratta di una ricorrenza popolare, capace di coinvolgere i “veci” e i “bocia”, e una bella occasione di ritrovo per gli Alpini, gli amici, i familiari e tutti i simpatizzanti.

“Voglio ringraziare di cuore tutto il Gruppo Alpini – ha affermato l’assessore Fabio Maggio -, in particolare il consiglio del Gruppo e il suo capogruppo per l’impegno sempre entusiasta che mettono nell’organizzare questa giornata. Dopo anni di pandemia in cui si faticava a trovare un momento di aggregazione, ripartire con queste tradizioni e tenerle vive ci rende una comunità più solida, facendoci tornare alla normalità. Per questo grazie Alpini!”.

“La Festa dei Omi” non è una prerogativa di Pederobba visto che dalla Destra alla Sinistra Piave sono in molti a rinnovare questa tradizione con la speranza che possa proseguire anche in futuro: a Montebelluna, per esempio, questa mattina gli Alpini hanno fatto colazione con trippa, pancetta e vin moro.

Le origini della festa sono incerte ma nella versione più accreditata sarebbe nata sotto il dominio napoleonico nel Nord Italia, che coincide anche con l’ultimo periodo della Serenissima.

In quel periodo i soldati e gli ufficiali francesi portavano calzoni molto attillati come una calzamaglia, lasciando intravedere le forme degli attributi maschili che, nell’esercito, per regolamento si dovevano sistemare a sinistra (“les deux a gauche”) per motivi estetici e di decenza.

L’espressione francese, nel dialetto veneto, è divenuta “le do agost” e così il due di agosto non poteva che essere il giorno dei “gioielli di famiglia” e quindi dei “omeni” (La scelta del mese di agosto calza a pennello in quanto il numero 8 rovesciato ricorderebbe proprio gli attributi maschili).

La giornata delle Penne Nere è continuata con un momento conviviale alle ore 12.30 con gli spaghetti alla carbonara su prenotazione.

Il Gruppo Alpini, che si prepara a festeggiare i 90 anni dalla costituzione, sarà attivo anche domenica 7 agosto per la “Festa della Fameja Alpina” sul Monfenera.

Alle ore 9.30 è previsto l’ammassamento nell’area dell’ex trattoria “Le Betulle” mentre, a partire dalle ore 10, ci saranno la sfilata, l’Alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al cippo sul Monfenera per ricordare i caduti della prima Guerra mondiale e gli Alpini andati avanti.

Alle ore 10.30, sempre al cippo, verrà celebrata la Santa messa con la partecipazione della Banda Musicale di Pederobba; a seguire ci sarà il rinfresco all’ex trattoria “Le Betulle”.

Il cippo sul Monfenera ricorda tutti i battaglioni che dal 18 novembre al 30 dicembre del 1917 hanno difeso una delle porte d’Italia minacciata dal nemico: questo luogo è insignito di due Medaglie d’oro al Valor militare, quella del capitano d’artiglieria Alfredo Di Cocco e quella del tenente del 7° Reggimento Alpini VII Reparto d’Assalto Fiamme Verdi, Arduino Polla.

(Foto: Gruppo Alpini Pederobba).
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