“Ovi, pancetta e un goto de vin” alle 6 del mattino. Si rinnova la tradizione della “Festa dei Omi”

Si rinnova la tradizione della “Festa dei Omi” a Pederobba

“Piuttosto che far morire una tradizione, è meglio bruciare un paese”: lo conoscono bene questo detto gli Alpini di Pederobba che questa mattina, venerdì 2 agosto, hanno festeggiato la “Festa dei Omi” (o “dei Omeni”) come hanno fatto tante Penne Nere in tutta la Marca Trevigiana e non solo.

A partire dalle 6.30, nella sede degli Alpini di Pederobba non potevano mancare ovi, pancetta e un bicchiere di vino bianco come vuole la tradizione.

Si tratta di una ricorrenza popolare, capace di coinvolgere i “veci” e i “bocia”, e una bella occasione di ritrovo per gli Alpini, gli amici, i familiari e tutti i simpatizzanti.

Le origini della festa sono incerte ma nella versione più accreditata sarebbe nata sotto il dominio napoleonico nel Nord Italia, che coincide anche con l’ultimo periodo della Serenissima.

In quel periodo i soldati e gli ufficiali francesi portavano calzoni molto attillati come una calzamaglia, lasciando intravedere le forme degli attributi maschili che, nell’esercito, per regolamento si dovevano sistemare a sinistra (“les deux a gauche”) per motivi estetici e di decenza.

L’espressione francese, nel dialetto veneto, è divenuta “le do agost” e così il due di agosto non poteva che essere il giorno dei “gioielli di famiglia” e quindi dei “omeni” (La scelta del mese di agosto calza a pennello in quanto il numero 8 rovesciato ricorderebbe proprio gli attributi maschili).

“Per le nostre origini venete – ha affermato Marcello Marchese, capogruppo degli Alpini di Pederobba -, bere un bicchiere di vino bianco al mattino il 1° o il 2 di agosto porta dei benefici e aiuta a contrastare le malattie. Come Gruppo Alpini di Pederobba, è da più di 20 anni che portiamo avanti questa bella tradizione”.

“Vorrei ricordare il mio predecessore Roberto Michielon – conclude -, noi stiamo camminando per la stessa strada. Penso che la memoria sia un valore importante e gli Alpini hanno l’obbligo morale di ricordare, come faremo domenica con la ‘Festa della Fameja Alpina'”.

La giornata delle Penne Nere è continuata con un momento conviviale alle ore 12.30 grazie alla celebre “spaghettata”.

Il Gruppo Alpini di Pederobba si prepara a festeggiare anche la “Festa della Fameja Alpina” sul Monfenera, prevista per domenica 4 agosto.

Alle ore 10.30 è previsto l’ammassamento nell’area dell’ex trattoria “Le Betulle” mentre, a partire dalle ore 11, ci saranno la sfilata, l’Alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al cippo sul Monfenera per ricordare i caduti della Prima Guerra Mondiale e gli Alpini andati avanti.

Alle ore 11.15, sempre al cippo, verrà celebrata la Santa messa con la partecipazione della Banda Musicale di Pederobba; a seguire ci sarà il rinfresco all’ex trattoria “Le Betulle”.

Il cippo sul Monfenera ricorda tutti i battaglioni che dal 18 novembre al 30 dicembre del 1917 hanno difeso una delle porte d’Italia minacciate dal nemico: questo luogo è insignito di due Medaglie d’oro al Valor militare, quella del capitano d’artiglieria Alfredo Di Cocco e quella del tenente del 7° Reggimento Alpini VII Reparto d’Assalto Fiamme Verdi, Arduino Polla.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto e video: Andrea Berton).
(Articolo di proprietà di: Dplay Srl)
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