C’è chi ancora non è tranquillo anche se i risultati dello studio epidemiologico, presentato lo scorso lunedì 16 dicembre durante il consiglio comunale di Pederobba, hanno evidenziato il fatto che non ci sarebbe una relazione chiara e ben caratterizzabile tra l’esposizione agli inquinanti emessi dal locale cementificio e l’insorgenza di patologie croniche.
“È prematuro e stigmatizzabile – spiegano dal Coordinamento “AriaCheVoglio” – giungere a conclusioni affrettate dopo la presentazione del solo documento di “sintesi”. Attendiamo che venga consegnato e reso pubblico il rapporto definitivo per analizzare la validità dello studio condotto e chiarire gli aspetti non affrontati nella “sintesi”. A nostro avviso, è un po’ discutibile che si traggano delle conclusioni sulla base di una “sintesi” e che ci si presenti anche in pubblico per farlo, ma comprendiamo l’intento di dare risposte alla popolazione che le stava attendendo, così come alla minoranza che da parecchio tempo aveva ufficialmente sollecitato risposte, dato che nel frattempo la “Cementi Rossi” ha iniziato anche a bruciare rifiuti di plastica”
“La presentazione – proseguono – è stata tecnicamente un “monologo a più voci”, con le conclusioni positive e tranquillizzanti ampiamente prevedibili e scritte prima che il rapporto sia effettivamente concluso. Riteniamo che un lavoro scientifico, per potersi presentare all’esterno con l’adeguata dignità scientifica, dovrebbe anzitutto esistere e in secondo luogo sottoporsi al vaglio preventivo anche della comunità scientifica”.
“Già il giorno dopo – aggiungono dal coordinamento – abbiamo letto il verdetto sui titoli dei giornali: “nessun problema di salute, va tutto bene, cementificio assolto”. Si può continuare così dunque, perché stanno tutti bene. Eppure, ascoltando attentamente le notizie emerse lunedì sera e sfrondandole dai toni ottimisti e tranquillizzanti, di dubbi da chiarire ne sono emersi tanti e di notevoli. Aspettiamo ad esplicitarli dopo che il rapporto dell’Ulss 2 sarà reso pubblico e quindi sarà stata data la possibilità ai cittadini interessati e agli esperti di leggere e studiare i dati”.
“Quella contenuta nella sintesi presentata lunedì 16 – concludono – dal nostro punto di vista non è stata la conclusione ma l’inizio del lavoro che servirà a chiarire definitivamente la situazione sanitaria locale. Siamo certi che le istituzioni autrici del rapporto, come richiesto loro dalle minoranze durante il consiglio comunale, vorranno partecipare al necessario percorso di approfondimento con un altro incontro veramente pubblico e veramente aperto, per dare tutte le informazioni necessarie alla popolazione interessata. Un incontro aperto al contraddittorio e aperto anche alle persone che per varie ragioni sono state escluse dalla presentazione sintetica di lunedì sera”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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