Pederobba, anniversario di matrimonio “a distanza” per Tony Fastro e Lucia: “50 anni insieme e 51 a litigare”

Come si festeggiano 50 anni di matrimonio al tempo del Coronavirus? Se lo sarà chiesto più volte il pederobbese Tony Fastro, l’uomo che ogni anno sveglia la primavera in paese con i campanacci, durante le lunghe giornate di isolamento nella sua abitazione.

In realtà, a Tony non sono mai mancate le cose da fare durante questa “reclusione forzata”, perché ha sempre trovato un’occupazione tra la casa e i campi, senza dimenticare la “dialettica quotidiana” con sua moglie Lucia, che ha sposato il 4 aprile del 1970.

Ieri, sabato 4 aprile 2020, Tony e Lucia avrebbero voluto festeggiare con le tre figlie, i parenti e gli amici: Tony, infatti, aveva pensato anche alle campane da suonare a festa per ricordare la loro unione.

Invece, nel rispetto dei provvedimenti del Governo e della Regione Veneto per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus, Tony e Lucia sono rimasti a casa e, come documentato con un video realizzato da un vicino, hanno anche mantenuto le “distanze di sicurezza”, senza perdere la loro consueta ironia, prendendo con i guanti un lungo bastone che li aiutasse a stare “lontani”.

Le chiamate con gli auguri degli amici e dei parenti non sono mancate e Tony spera di poter festeggiare quando l’emergenza sarà finita, come aveva immaginato pensando alla cosa qualche mese fa.

In tanti hanno chiesto alla signora Lucia come avesse fatto a durare così tanto accanto al suo Tony e la risposta ha spiazzato tutti: “50 anni insieme e 51 a litigare”.

Questa posizione è stata confermata da Tony Fastro che ha replicato: “Bisogna trovar sempre da dire qualcosa, altrimenti un membro della coppia poi comanda e l’altro si sottomette: per noi non è mai stato così”.

Certamente per Tony e Lucia la complicità di coppia e l’ironia sono state fondamentali, come anche la libertà e l’autonomia. C’è una stanza di Tony, infatti, dove Lucia dove non può entrare (ma sarà davvero così?), perché lui l’ha riservata solo agli uomini.

In quella che si può chiamare la cantina o taverna del signor Fastro, infatti, si discute solo di cose “da maschi” e si beve del buon vino in scodelle colorate posizionate vicino ai poster degli alpini o delle altre passioni di Tony.

Vicini ma non appiccicati, rispettosi ma non mielosi, innamorati ma non dipendenti: questi gli ingredienti dei primi 50 anni di battaglie in caso Fastro.

Gli amici della coppia, volendo scherzare, hanno parlato di “50…ena”, collegandosi alla quarantena e all’isolamento di queste settimane, ma anche se l’orgoglio di Tony non perde la sua intensità e non sbiadisce, lui non dimenticherà mai quando, come dice sempre, 50 anni fa la “paglia ha preso fuoco”: da allora non c’è stato più niente da fare perché la “Pederiva” lo ha stregato.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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