Da diversi anni si trova immobilizzata a letto a seguito di un incidente, ospite della Casa di Riposo di Pederobba, gestita delle Opere Pie d’Onigo.
E dalla scomparsa del marito avvenuta due anni fa, la retta che il coniuge versava puntualmente come quota alberghiera all’Ente, manca dalle casse dell’Ente pederobbese.
Incombenza che spetterebbe al figlio in quanto in possesso della pensione della madre, e relativa accompagnatoria.
Soltanto che quest’ultimo non ne vuole sapere di ottemperare al pagamento della retta della madre, sostenendo che a farsi carico del pagamento sia il Servizio Sanitario Nazionale.
Si tratta di una vicenda alquanto complessa nella quale l’Ente presieduto dal professor Agostino Vendramin intende porre fine, per avvalersi del credito di ben 34 mila euro accumulatosi in questi due anni dalla scomparsa del marito, quest’ultimo puntuale nei pagamenti mensili grazie alla quota assicurativa percepita dalla moglie a seguito del grave incidente nel quale era stata coinvolta.
“Trattandosi di una persona non autosufficiente, la quota relativa all’assistenza rimane a carico della Regione, alla famiglia spetta invece la quota alberghiera” – tiene a precisare il presidente dell’Ente – . Sino a quando il marito era in vita, la quota veniva pagata regolarmente – da un paio d’anni – la pensione, e l’accompagnatoria dove vanno a finire?” – si chiede lo stesso Vendramin.
Nel contempo le Opere Pie, hanno chiamato in causa il Comune di Crocetta del Montello assieme all’Ulss, il primo per quanto riguarda la sparizione dei soldi, e come obbligato sussidiario per Legge, e la seconda, se mai avesse ragione il tutore, nel caso il figlio.
Nel frattempo la struttura sta promuovendo il decreto di ingiunzione di pagamento del saldo, al tutore, e al co-tutore (il figlio) della signora ospite della struttura sanitaria di Pederobba.
(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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