Dopo la tragedia, avvenuta la scorsa domenica 30 giugno 2019, che ha colpito un giovane ragazzo marocchino residente a Valdobbiadene, morto mentre faceva il bagno sul fiume Piave in viale Europa a Segusino (qui l’articolo), sono arrivati diversi messaggi di cordoglio e tanti appelli sulle modalità con le quali ci si dovrebbe approcciare alla balneazione in riva ai fiumi.
Tra i vari messaggi è giunto anche quello di Ait Alla Lhoussaine, presidente della Federazione regionale islamica del Veneto, originario del Marocco e residente a Covolo di Pederobba.
“Purtroppo ero a Roma per un convegno nazionale quando si è verificato quel terribile dramma – ha dichiarato Ait Alla Lhoussaine – e solo ora riesco ad esprimere le mie condoglianze e la mia vicinanza alla famiglia del giovane commerciante 25enne El Bakri Abdelazi”.
“Tutta la comunità marocchina e i fedeli islamici dell’Alta Marca Trevigiana – prosegue il presidente della Federazione Regionale Islamica del Veneto – si stringono intorno alla famiglia del ragazzo. Vorrei lanciare un appello a tutti i giovani affinché prestino maggiore attenzione quando effettuano la balneazione nelle vicinanze di fiumi così imprevedibili come il fiume Piave”.
“Oltre a questo – conclude Ait Alla Lhoussaine – bisogna stare attenti quando si entra in acqua dopo aver mangiato perché può essere fatale. Quanti casi di giovani stranieri, che magari non possono andare al mare, che perdono la vita per delle disattenzioni o per dei comportamenti superficiali quando fanno il bagno nei nostri fiumi, per cercare di rinfrescarsi un po’? Stiamo attenti perché una vita vale molto di più di una giornata di divertimento con gli amici, anche se non conosciamo i dettagli dell’assurda morte di questo ragazzo. La vita è preziosa e, per chi è credente, è anche un dono di Dio: cerchiamo sempre di ricordarcelo anche quando ci divertiamo o passiamo dei momenti di spensieratezza ”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Federazione Regionale Islamica del Veneto).
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