Pederobba, il Comune vince il ricorso al Tar proposto da Plavisgas. Turato: “Agiamo a tutela dell’interesse pubblico”

Il 27 dicembre 2018 la ditta Plavisgas Srl di San Vendemiano, socio di minoranza di Asco Holding spa, per il tramite degli avvocati Massimo Malvestio e Franco Zambelli, aveva notificato al Comune di Pederobba un ricorso al Tribunale Regionale Amministrativo di Venezia affinché venisse annullata la delibera numero 34 del 1 ottobre 2018 del Consiglio Comunale di Pederobba avente ad oggetto: “Misure di razionalizzazione delle partecipazioni societarie di cui alla deliberazione del consiglio comunale numero 32 del 29 settembre 2017, riapprovazione ricognizione a seguito di sentenza Tar con aggiornamenti/specificazioni a seguito della recente modifica statutaria di Asco Holding spa del 23 luglio 2018”.

Ieri, lunedì 23 settembre 2019, il Tar si è pronunciato dando piena ragione al Comune e facendo proprie le tesi difensive proposte dal professore Lolli, docente all’Università di Bologna, che ha seguito tutta una serie di Comuni soci di Asco Holding trascinati, in vari momenti, davanti al Tribunale Amministrativo per le loro delibere assunte in ottemperanza alla norma “Madia” che impone agli enti locali di effettuare una ricognizione delle partecipazioni detenute in società, individuando quelle da alienare.

Il Comune di Pederobba, dopo aver avuto notizia delle prime impugnazioni che erano arrivate sino al Consiglio di Stato e che riguardavano altri Comuni, ha riformulato la propria deliberazione che, nel frattempo, era stata anch’essa impugnata dalla Plavisgas.

“La sentenza del Tar – ha dichiara Marco Turato, sindaco di Pederobba – chiarisce che il Comune bene ha fatto con una nuova delibera ad allinearsi alle decisioni della Giurisprudenza, potenziando il controllo pubblico in Asco Holding, e che Asco Holding è saldamente e legittimamente in mano comunale”.

“Il collegio giudicante – precisa il primo cittadino di Pederobba – ha concluso affermando che: “Non è condivisibile, dunque, quanto osservato dalla società ricorrente nel senso che la deliberazione in questione è stata adottata quando ormai il rapporto sociale era cessato, posto che non si è verificato alcun fatto idoneo a determinarne la cessazione”. A livello pratico possiamo affermare che in tale quadro le iniziative comunali adottate finora risultano corrette ed efficaci a tutela esclusivamente dell’interesse pubblico e ciò mi dà piena soddisfazione”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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