Pederobba, il ministro per le disabilità Erika Stefani oggi alle Opere Pie d’Onigo: “Visitare è il modo migliore per comprendere”

Una visita di prestigio per la comunità di Pederobba che questa mattina ha ospitato il ministro per le disabilità, Erika Stefani, in visita alla struttura delle Opere Pie d’Onigo.

Presenti i sindaci di Pederobba, Marco Turato, Cornuda, Claudio Sartor, e Cavaso del Tomba, Gino Rugolo, insieme a diversi parlamentari veneti, a Gianangelo Bof, referente provinciale della Lega, ai consiglieri regionali Silvia Rizzotto e Sonia Brescacin oltre all’amministrazione comunale di Pederobba e ad altri amministratori del territorio.

Ad accogliere il ministro c’erano anche il presidente delle Opere Pie d’Onigo, Agostino Vendramin, il direttore Nilo Furlanetto, il responsabile del nucleo, il medico e sindaco di Montebelluna Elzo Severin, e il cda della struttura.

Il ministro si è complimentato con il personale delle Opere Pie per le condizioni della struttura e per l’attenzione rivolta agli ospiti.

“Tutto il sistema che gira attorno al mondo delle disabilità funziona come rete nel momento in cui ci sono il coordinamento, la cooperazione e la coprogettazione – ha affermato il ministro Stefani – Qui a Pederobba si è partiti da un lascito, a dimostrazione del fatto che la rete funziona anche con la partecipazione dei privati”.

Il ministro ha sottolineato che il mondo delle disabilità non ha un’unica governance e, se ci fosse un unico protagonista, molto probabilmente il sistema non funzionerebbe.

La rete fai fatica a scriverla in una legge e non c’è una norma che imponga la rete, il buon senso, la collaborazione e la cooperazione – ha continuato – Come sempre i progetti e le idee camminano sulle gambe della gente e delle volte ci sono delle realtà che funzionano e sono molto efficienti, e ne abbiamo tante in Italia, perché ci sono delle persone che le hanno fatte nascere e crescere”.

“Come ministro posso permettere che le cose buone possano essere fatte – ha concluso il ministro – Abbiamo dei progetti a breve termine e a lungo termine e stiamo mettendo in cantiere una legge quadro sulle disabilità con tutto un sistema per rendere effettivo il progetto individuale di vita che funzionerà nel momento in cui ci sarà questa cooperazione e coordinazione”.

Il ministro ha aggiunto che “visitare è il modo migliore per comprendere”: non esiste infatti un organismo all’intero del Parlamento o dei ministeri che abbia la verità in tasca perché le soluzioni nascono dalle prospettazioni e dalla conoscenza della realtà che è possibile avere soltanto parlando con gli amministratori, le associazioni e gli enti rappresentativi che vivono il mondo delle disabilità e ne conoscono i limiti.

Le Opere Pie d’Onigo sono una realtà, nata all’inizio del Novecento come ospedale e diventata poi casa di riposo, che ospita circa 250 ospiti con nuclei diversificati di anziani (autosufficienti e non autosufficienti).

Il presidente Vendramin ha sottolineato che nell’ultimo periodo le famiglie tendono a tenere a casa gli anziani finché possono, prima di portarli nelle strutture come quella di Pederobba anche per la riabilitazione e l’assistenza infermieristica.

Le Opere Pie d’Onigo, inoltre, hanno circa 250 dipendenti tra medici, paramedici, infermieri e operatori socio-sanitari per un rapporto quasi di uno a uno per garantire assistenza 24 ore su 24.

La struttura, inoltre, ha una Rsa disabili e un centro diurno disabili nel quale qualche anno fa sono stati lanciati dei progetti innovativi, con la collaborazione del Comune di Pederobba, come una biblioteca dove gli stessi disabili si sentono protagonisti.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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