Il terreno demaniale ad uso addestramento e allevamento cani denominato “Il Molinetto”, situato in golena del fiume Piave, è al centro della nuova mozione congiunta del gruppo di maggioranza in consiglio comunale a Pederobba, “Impegno per Pederobba”, e del gruppo di opposizione “Il Bene in Comune”.
Attualmente “Il Molinetto” si trova tra il ponte di Fener e il ponte di Vidor, nei Comuni di Valdobbiadene e Pederobba, in una zona dove è presente l’Oasi Lipu Garzaia di Pederobba, importante sito di rete Natura 2000, e nelle immediate vicinanze anche un’ampia zona di ripopolamento e cattura del tutto incompatibile con la presenza dell’area di addestramento cani.
I consiglieri comunali di Pederobba sottolineano che la competente Riserva Alpina, l’Associazione Lipu e le associazioni venatorie locali hanno espresso la loro contrarietà alla presenza del campo di addestramento, auspicandone lo spostamento in zona più idonea.
In più di un’occasione l’amministrazione comunale pederobbese, da ultimo con nota inviata al Genio Civile nel marzo del 2020 e successivamente con comunicazione del 26 luglio 2021 resa nelle more della discussione del nuovo piano faunistico regionale nella competente commissione consiliare regionale, ha rilevato la criticità dell’attuale localizzazione ed estensione dell’area di addestramento cani.
“L’addestramento dei cani vocati ad attività venatoria – spiegano i consiglieri comunali di Pederobba -, svolgendosi all’interno di aree protette o comunque destinate al ripopolamento e alla cattura, è idoneo ad incidere sulla materia ambientale e, in particolare, sulla tutela dell’ecosistema e su tutto ciò che riguarda la tutela della conservazione della natura come valore in sé, a prescindere dall’habitat degli esseri umani”.
“Rientrando l’attività di addestramento nella materia della caccia – continuano -, essendo strumentale all’attività venatoria, la costante giurisprudenza costituzionale ha avuto modo di chiarire come ‘il suo svolgimento all’interno delle aree protette, viola il divieto previsto dall’articolo 21 della legge numero 157 del 1992 e incide sulla tutela minima garantita dalla normativa nazionale di protezione della fauna’. Inoltre, il legislatore statale prescrive un indistinto sistema di protezione, quale livello minimo di tutela ambientale, in cui è incluso il divieto di disturbo delle specie animali in tutta l’area”.
Dal Comune sottolineano che la competente commissione consiliare regionale, chiamata a pronunciarsi sul nuovo piano faunistico regionale, ha lasciato pressoché inalterata l’attuale zonizzazione, ignorando le sollecitazioni provenienti dall’amministrazione comunale di Pederobba, dalla Riserva Alpina Comunale di Caccia numero 18 di Pederobba, dalle associazioni venatorie e da quelle vocate alla tutela della fauna.
“La posizione espressa dalla Commissione Regionale appare inaccettabile – afferma l’assessore e neo consigliere provinciale Fabio Maggio – anche in considerazione del recente riconoscimento Mab Unesco ottenuto dai territori del Massiccio del Grappa e nell’ambito dei quali la Garzaia di Pederobba è individuata come sito di promozione e ad alto valore e pregio naturalistico”.
Per questo il Comune è intenzionato ad assumere ogni provvedimento possibile per garantire la protezione dell’area della “Garzaia” e la ricollocazione in sito più idoneo dell’area di addestramento cani “Il Molinetto”, chiedendo l’interessamento e l’intervento di tutti gli enti e di tutte le autorità competenti in materia.
(Foto: web- Caccia Passione).
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