Romantica, amante delle tradizioni, e della sua terra, con il piacere della scrittura, la protagonista del volumetto “Riflession in rima, par star insieme n’altra scianta” curato da Andrea Brussi è Angelina (Lina) Spanu, origine sarde.
Lina è nata a Pederobba in tempo di guerra, in un grande momento di povertà e senza il padre, sassarese soldato al fronte e ritornato dopo anni in famiglia solo per pochi giorni, per poi andarsene definitivamente.
Dalle sue espressioni in rima, l’autrice racconta la sua giovinezza, che nonostante il trauma psicologico, è trascorsa serena, un matrimonio dal quale sono nate tre figlie, in un contesto famigliare privo della figura maschile per la prematura scomparsa del marito.
Nel percorso della vita si sono susseguiti altri lutti, ma nonna Lina, come viene chiamata affettuosamente dai figli e dai nipoti, non ha mai perso la voglia di vivere e il contagio del suo sorriso.
Da pensionata continua nei suoi scritti esplorando persone e territori nel segno del suo essere “Le riflession in rima le nass par un sorriso” sottolinea Lina Spanu.
Settantasei pagine come la sua carta anagrafica, omettendo alcuni componimenti molto personali, ma scritti in occasioni di momenti conviviali, con annessi nome e cognomi dei protagonisti.
Pagine che raccontano con passione e amore la sua terra, e la sua storia. E nel periodo del lockdown ha voluto dedicare a suo dire una semplice riflessine naif al Coronavirus.
È arrivato l’orco virus. Non si sa chi l’ha mandato. Dall’oriente, all’occidente tutto il mondo ha contagiato. È arrivato l’orco virus. Ha portato la paura di non essere capaci di affrontare la sventura. È arrivato l’orco virus, ci ha divisi e mascherati. Ha colpito i nostri anziani che son stati decimati. È arrivato l’orco virus. A insegnarci con dolore, che la terra in cui viviamo va trattata con amore. Èarrivato l’orco virus a indicarci l’umiltà. Che il progresso e la ricchezza può non essere civiltà!
(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
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