Continuano a Pederobba le iniziative solidali per il popolo ucraino: ieri giovedì è partito un bilico (camion) carico di tutti i beni di prima necessità raccolti grazie alla generosità dei pederobbesi che hanno risposto con prontezza all’appello del Comune.
“Un grazie speciale al mondo della scuola che, sensibilizzando gli studenti, ha consegnato oltre 40 scatoloni – affermano dall’amministrazione comunale – Grazie alle ditte Ellepi Box srl di Altivole, Mionetto Spa e PizzAmore, che ci hanno fornito gratuitamente gli scatoloni, è stato possibile suddividere i medicinali, il cibo a lunga conservazione, le batterie, power-bank, i vestiti per bimbi, pannolini e innumerevoli coperte e giubbotti”.
“Un grazie speciale alla Pro Loco di Pederobba che ha donato un generatore di corrente elettrica – concludono – Il tutto arriverà a Dorohusk, vicino alla Bielorussia, e da lì la ‘Croce Rossa’ caricherà il materiale che porterà in Ucraina. Un sentito grazie agli Alpini, alla Protezione civile e ai volontari dell’Associazione ‘Amici di Ottorino’ che in breve tempo hanno caricato il tir”.
Oltre a questa iniziativa, in paese sono stati accolti anche dei profughi ucraini, arrivati con lo stesso pulmino del Comune che, nel viaggio di andata, aveva portato medicinali, prodotti per l’igiene del corpo, vestiti e altri beni di prima necessità raccolti dai pederobbesi per il popolo ucraino (vedi articolo).
Proprio ieri il presidente del Veneto Luca Zaia ha presentato alcune previsioni che parlano di 50 mila profughi che potrebbero arrivare in Veneto nelle prossime settimane: per questo motivo la Regione sta affrontando anche il delicato tema dell’accoglienza.
Sono stati previsti 26 centri in regione, con un’attenzione particolare per le stazioni ferroviarie, per intercettare i profughi una volta arrivati in Veneto.
Per ognuno di loro è previsto un tampone all’arrivo in Veneto, oltre alla possibilità di vaccinarsi contro il Covid o avere il richiamo.
(Foto: Comune di Pederobba).
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