Nella notte di domenica 31 maggio 2020, il ponte di Vidor, storico manufatto che collega il Comune di Pederobba a quello di Valdobbiadene, è stato chiuso al traffico per alcune ore per dare modo agli operatori della Provincia di Treviso di effettuare le prove di carico e i rilevamenti necessari per analizzare la stabilità della struttura.
La Provincia di Treviso ha deciso di svolgere queste operazioni in orario notturno per limitare i disagi alla popolazione e a tutti gli automobilisti che ogni giorno utilizzano il ponte per i loro spostamenti.
Tutto è avvenuto nella massima sicurezza grazie alla polizia locale e ai volontari della Protezione civile di Pederobba, coordinati dal presidente Davide Comaron, che hanno deviato il traffico indicando per tempo l’impossibilità di percorrere il ponte con apposita segnaletica luminosa.
Sul posto anche il sindaco e consigliere provinciale con delega alla viabilità, Albino Cordiali, e l’ingegner Maurizio Veggis, responsabile della viabilità della Provincia di Treviso.
Durante la notte, sono stati utilizzati dei mezzi pesanti caricati e posizionati in punti precisi e a distanze determinate lungo tutta la struttura del manufatto.
Grazie a specifici sensori sono state misurate le oscillazioni e gli spostamenti verticali della struttura: il confronto delle oscillazioni in funzione del tempo e del peso di carico ha permesso di elaborare i dati per calcolare la capacità portante del ponte di Vidor oltre ai limiti massimi di carico.
L’intervento è stato richiesto da diverse amministrazioni comunali per comprendere i rischi reali di chi percorre quel ponte, costruito e pensato un secolo fa immaginando il passaggio di ben altri veicoli.
Il sindaco Cordiali, portando le istanze di moltissimi cittadini e movimenti che negli ultimi anni si sono impegnati per questo tema, ha ribadito l’urgenza di lavorare per un nuovo ponte più sicuro e adatto al transito di più di 20 mila veicoli al giorno.
Il ponte di Vidor, porta d’accesso al nuovo “Patrimonio dell’Umanità” del paesaggio delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, necessita di essere alleggerito dal passaggio di veicoli anche molto pesanti per i quali non è stato interdetto l’accesso.
Nell’incontro di qualche mese fa con l’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, la Regione ha dichiarato che non ci sono ancora i fondi necessari a portare avanti il progetto preliminare per una via di comunicazione alternativa o sostitutiva al ponte di Vidor.
Non va trascurato anche l’aspetto ambientale legato al passaggio di migliaia di veicoli ogni giorno, con problemi di inquinamento e traffico che toccano tutti i Comuni dell’area intorno al manufatto.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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