Una sedia vuota per ricordare quelle donne che non ci sono più e una lanterna che illumina un mondo ancora buio, dove la violenza di genere è ancora considerata come qualcosa da tenere nascosto. Nell’Asolano queste immagini diventano simbolo di cultura e uniscono le comunità di otto Comuni (Borso del Grappa, Cavaso del Tomba, Fonte, Maser, Monfumo, Pederobba, Possagno, San Zenone degli Ezzelini) con una serie di iniziative che trovano un intento comune sotto il segno della Commissione Intercomunale per le Pari Opportunità.
Il prossimo 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’amministrazione comunale di Asolo ha promosso due iniziative: la prima sposa appunto assieme agli altri Comuni la campagna di sensibilizzazione “Posto Occupato, la cui adesione prevede l’apposizione di una locandina informativa con il logo del progetto su una poltrona o su una sedia, simbolicamente lasciata vuota da una donna che non c’è più. Inviando poi una fotografia della sedia vuota all’interno dei propri locali sarà possibile promuovere l’iniziativa anche sui social network, dove può avere un riscontro notevole in termini di visibilità.
A supportare l’iniziativa sono state anche le associazioni di categoria asolane (Confcommercio, Confartigianato, CNA, Coldiretti) e il centro Antiviolenza Stella Antares e Casa Alma. In particolare, la dottoressa Isabella Saran, psicologa che ha rappresentato il centro alla conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Beltramini, ha fornito dei dati oggettivi sulla diffusione di questo fenomeno a livello locale: dalla fondazione di Stella Antares, il numero di donne che hanno segnalato fenomeni di violenza ha superato quota seicento, 428 dei quali all’interno dell’area dell’Asolano. Soltanto quest’anno, sono state 37 le richieste di accedere a Casa Alma. “In genere queste tematiche vengono discusse soltanto quando raggiungono un livello emergenziale – racconta la dottoressa – E invece necessario fare cultura e sensibilizzare sul fatto che questi fenomeni sono molto più diffusi di quanto sembri”.
Il 25 novembre è prevista una seconda iniziativa: “Oltre-passo la violenza” sarà una camminata per le borgate di Asolo con delle lanterne, con partenza alle 18.30 alla sede dei servizi sociali e l’arrivo alla Sala consiliare del Municipio. Durante questa passeggiata avrà luogo una sorta di spettacolo itinerante: saranno infatti raccontate dall’attrice Laura Serena, originaria della città, cinque storie di grandi donne divenute simbolo di questo tema. “La studentessa Masha Amini uccisa in Iran perché non indossava correttamente l’hijab, l’attivista Malala Yousafzai e la sua lotta contro i talebani per il diritto all’istruzione, la giornalista Anna Politovskaja uccisa a Mosca nel giorno del compleanno di Putin, la giornalista Oriana Fallaci e le sue riflessioni sulla maternità, Franca Viola e la sua lotta per la libertà”.
L’appuntamento prevede una collaborazione con i Comuni di Fonte, di Maser e gode del patrocinio della Provincia di Treviso, della Commissione Provinciale Pari Opportunità e della Consigliera di Parità della Provincia di Treviso. Tra i loghi che accompagnano questa iniziativa c’è anche la libellula rosa del progetto Libertà di Essere. Alla conferenza di questa mattina a parlare per prima è stata l’assessore Rosy Silvestrini di Asolo che ha commentato: “Il nostro territorio è uno dei più attivi da questo punto di vista e tra i pochi ad avere un rifugio dedicato a questa tematica, ma come amministrazione riteniamo di dover continuare quest’azione di sensibilizzazione nei confronti non solo delle istituzioni ma anche e soprattutto dei privati. Ringrazio in particolar modo la Provincia per averci concesso il patrocinio in questi due progetti”.
Anche il Comune di Possagno, con la presenza alla conferenza di oggi della vicesindaca Maura Baron, organizzerà il 25 novembre una fiaccolata dedicata a questo tema: in programma alle 20.30 a partire dalla Sala Consiliare. A Fonte, invece, si terrà un concerto in Sala Turchetto a Oné dal titolo “Carlo Colombo canta la Donna”.
È intervenuto anche Andrea Canil, che ha raccontato la propria esperienza personale nel ricevere segnalazioni di casi di questo tipo: “Una signora ottantenne della zona mi ha raccontato di una sua esperienza e si è complimentata con l’impegno dei vari enti impegnati questo fronte: non mi sento più sola, ha commentato”.
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