Non è in pericolo di vita il piccolo Biso, un gatto ferito da un pallino sparato qualche giorno fa da un fucile ad aria compressa nella zona di via Rore a Borso del Grappa.
Tanta l’amarezza provata dalla proprietaria della bestiola e dalla sua famiglia, che non riescono a comprendere come si possa arrivare a compiere un gesto di questo tipo nei confronti di una creatura indifesa di soli 14 mesi.
“Venerdì sera Biso è entrato in casa e si è messo sul divano – spiega la donna – Quando l’ho accarezzato ho visto che gli dava fastidio ma non ho sospettato nulla di particolare. La mattina, quando è uscito, ho visto che zoppicava e mi sono accorta che aveva una ferita. A quel punto l’ho portato dal veterinario che all’inizio, vedendo i due fori sulla zampa posteriore destra, ha pensato si trattasse di un morso”.
“Gli è stata fatta una lastra per vedere se avesse una frattura e poi i raggi – continua – Biso aveva due fratture composte al perone mentre l’altro osso era sano. Il veterinario si è accorto che c’erano delle schegge di metallo dentro i fori. Successivamente il mio gatto è stato sedato per pulire bene la ferita, che poi è stata ricucita. Quando sono tornata in clinica per prenderlo, mi è stato detto che i fori erano stati provocati da un pallino sparato da un fucile ad aria compressa. Se il nostro gatto fosse stato colpito in un punto più sensibile, forse ora non sarebbe più con noi”.
Il povero gattino se la caverà con una decina di giorni di riposo in casa e con qualche antidolorifico. La proprietaria, che ha già avvisato il sindaco del paese, si recherà dai Carabinieri per presentare denuncia contro ignoti.
“Purtroppo nell’ultimo periodo non mancano le segnalazioni di bocconi avvelenati e di gatti che spariscono nel nulla – aggiunge -. Una mia vicina mi ha detto che le sono spariti due gattini in sette mesi. L’insofferenza di alcune persone nei confronti degli animali si tocca con mano, perché a volte capita che facciano la pipì sui fiori, ma come si va ad arrivare a sparare per allontanarli?”.
“Il gatto è un animale che ama la libertà e non possiamo tenerlo chiuso in casa tutto il giorno – conclude -. Rispetto al passato, la comunicazione è migliorata e ci si avvisa anche tramite le segnalazioni social quando avvengono questi fatti. Quello che fa male, però, sono la cattiveria e l’intenzionalità di questi gesti che non possono essere tollerati o giustificati in alcun modo. Ci riteniamo comunque fortunati perché Biso è ancora con noi e verrà coccolato finché non si riprenderà completamente”.
(Foto: per concessione di una lettrice).
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