Un posto speciale, si può descrivere così il centro Don Paolo Chiavacci che si trova sulle pendici meridionali del massiccio del Grappa a Crespano di Pieve del Grappa. La sua posizione isolata conferisce alla casa una tranquillità e una pace dove gli “incontri” con la Natura diventano una conseguente risposta al posto.
Al centro Don Paolo Chiavacci ci sono tantissime attività con le scuole e non solo, è stato inoltre l’indotto astronomico con una ricca strumentazione che permette di far conoscere e alzare la testa – come voleva Don Paolo – per scoprire le bellezze che ci nasconde la luce e il cielo.
“Questi prati e questi boschi diventano anche il pretesto per guardare i fiori, il bosco e questi fantastici prati; far capire la biodiversità di questo ambiente speriamo possa incuriosire i ragazzi ad essere più attenti e ad amare e tutelare l’ambiente in cui abitano. Le nostre proposte spaziano inoltre dalla parte botanica, zoologica o geologica ma anche ad esperienze pratiche come fare delle camminate e quindi a guardarsi attorno com’era la speranza di Don Paolo – spiega Laura Bertollo, responsabile della parte divulgativa e didattica del centro Don Paolo Chiavacci -: abbiamo anche la possibilità di aprire al pubblico con appuntamenti calendarizzati sia con la parte astronomica o con le uscite dentro e fuori dal centro”.
“Abbiamo anche una terrazza d’osservazione che è il nostro osservatorio che è munito di strumenti per osservare il cielo, 3 tipologie di telescopi differenti per raccogliere la luce. Abbiamo due telescopi newtoniani, che catturano la luce tramite degli specchi e uno galileiano che invece cattura la luce con la lente” precisa.
Ci sono poi un telescopio solare, un coronado che, grazie a un filtro, permette una visione attraverso un oculare del sole stesso.
“Un osservatorio che insieme al planetario costituisce gran parte del nostro indotto dedicato all’astronomia, due strumenti bellissimi perché uno dà la visione vera del cielo mentre l’altro la simulazione di un cielo stellato; entrambi aiutano a farci vedere le cose belle che abbiamo sopra la testa” conclude Bertollo.
Il Centro infine offre una vasta gamma di strumenti dedicati alla didattica e alla ricerca astronomica, frutto della passione di Don Paolo Chiavacci e arricchiti nel tempo dai suoi successori.
Scuole e visitatori interessati possono organizzare visite guidate contattando il Centro oppure partecipare agli incontri gratuiti previsti dal calendario.
(Autore: Matteo De Noni)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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