Cartelli e slogan sono stati abbastanza eloquenti: “Noi restiamo qui!”. Non se ne vogliono andare gli studenti, non vogliono che se ne vadano i loro genitori. Ed ecco che, di fronte all’annuncio della chiusura della sede dell’istituto alberghiero Maffioli a Pieve del Grappa, è scattato ieri, sabato, il sit-in di protesta.
Alle 13, con l’uscita dal plesso scolastico dei ragazzi, tutti insieme hanno fatto sentire la loro voce, contro una decisione che di certo va a penalizzare moltissime famiglie della zona.
“Per noi ad esempio, quello logistico, rappresenta un problema insormontabile e saremo quindi costretti a fare un cambio drastico, anche magari di indirizzo di studio – ha affermato Antonella Todaro, mamma di uno studente di prima – Peccato che, a precisa richiesta, mi fosse stato garantito il quinquennio”.
Solo una delle tante testimonianze di chi ieri ha protestato davanti alla sede distaccata, che attualmente ospita 120 alunni. Un presidio educativo che il territorio della Pedemontana ha sempre avuto e che ora verrà meno.
“Abbiamo espresso tutto il rammarico e la rabbia anche per la mancanza di ‘democrazia’ nella comunicazione della decisione, chiedendo chiarimenti per capire come vi si è arrivati – hanno spiegato altri genitori dei ragazzi – Dicono che il numero di alunni di questo plesso potrà essere assorbito dalle sedi di Castelfranco e Montebelluna e la chiusura sembra ormai definita, tanto che ci sarebbe stata anche la disdetta del contratto d’affitto”.
Del resto, su questo punto, la Provincia è stata chiara: “A partire dal nuovo anno scolastico, studentesse e studenti che un tempo frequentavano a Villa Fietta potranno svolgere le lezioni e le attività laboratoriali nelle sedi moderne ed efficienti della scuola a Castelfranco Veneto e a Montebelluna – la nota inviata di recente da via Cal di Breda – Valutate le nuove esigenze di locali scolastici per lo svolgimento delle lezioni e il numero di iscrizioni, la Provincia di Treviso, l’Istituto IPSSEOA G. Maffioli, l’Ufficio Scolastico Provinciale e il Comune di Pieve del Grappa hanno concordato di sospendere l’utilizzo di Villa Fietta a partire dall’anno scolastico 2025/2026“.
A mamme e papà non bastano poi le rassicurazioni circa il supporto per l’eventuale iscrizione dei figli al nuovo plesso, così come le possibili garanzie sul mantenimento della classe (qualora tutti si iscrivessero allo stesso plesso). “Noi rappresentanti non vogliamo mollare, chiediamo un incontro urgente con i vari attori della decisione”.
Una sede tranquilla, quella di Pieve del Grappa, una piccola “isola felice” dove gli alunni si sentivano sereni. “Non possiamo stare in silenzio e lasciare che una firma burocratica ci tolga tutto questo – avevano ribadito nei giorni scorsi i genitori Dobbiamo insegnare ai nostri figli a ‘combattere’ per quello in cui credono e per quello che è giusto”.
Intanto, anche rispetto al sit-in di ieri, il presidente della Provincia, Stefano Marcon, ha ribadito: “Quella presa è una decisione condivisa tra Provincia, Comune e Scuola. Studenti e studentesse avranno il vantaggio di poter studiare in una scuola nuova, efficiente da punti di vista energetico e tecnologicamente avanzata”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: per concessione di Antonella Todaro)
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