Fietta di Pieve del Grappa in lutto: è andato avanti l’alpino Lorenzo Basso, reduce di Russia e internato a Dachau

Sabato 9 gennaio è andato avanti l’alpino Lorenzo “Barat” Basso (nella foto): reduce della Seconda guerra mondiale e internato a Dachau, aveva 98 anni.

Classe 1922, Basso aveva partecipato alla campagna di Russia e alla successiva, disastrosa, ritirata tra le fila della Divisione Julia. Inorridito da quella dura esperienza di guerra, aveva rifiutato una nuova chiamata alle armi della Repubblica di Salò e si era dato alla macchia.

Nell’ottobre 1944, subito dopo il rastrellamento del Grappa, era stato deportato per ragioni politiche nel campo di concentramento di Dachau, a una quindicina di chilometri da Monaco di Baviera, dove furono detenuti più di tremila Italiani.

Dopo due mesi avvenne il suo trasferimento sul lago di Costanza ai lavori forzati, costruendo gallerie 12 ore al giorno. Solo nel giugno del 1945 poté rientrare a casa, nella sua Fietta, dove è mancato sabato 9 gennaio tra il dispiacere dei tanti che ammiravano la sua storia.

Marco Piovesan, presidente della sezione di Treviso dell’Associazione nazionale alpini, ha espresso un particolare saluto: “Ha messo a terra lo zaino un altro pezzo della nostra storia alpina e non solo. Una grande persona a cui vanno tutti i nostri onori”.

L’intera sezione Ana di Treviso e la comunità di Pieve del Grappa si stringono alla moglie Egidia, ai figli Angelo e Carla, alla nuora Giuliana e al genero Fabio, ai nipoti Andrea, Lorenzo, Paolo e Michele, a tutti i parenti.

Il funerale dell’alpino Lorenzo Basso sarà celebrato domani, martedì 12 gennaio, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Fietta.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Onoranze funebri Brotto).
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