C’era lo chef Leonardo Di Carlo, campione del mondo di pasticceria, ieri a Villa Fietta a Pieve del Grappa, sede del Maffioli, a raccontare i segreti della Ghisola a quelli che in futuro saranno i custodi del tipico dolce asolano, arrivato da poco al suo vero esordio.
Tante presenze al corso nelle varie fasi del suo svolgersi: organizzato da Cna e Coldiretti, ha ospitato amministratori, pro loco, produttori, titolari di agriturismi, pasticcerie, panifici.
Dopo l’intesa siglata dalle due associazioni di categoria appena citate, la Ghisola si è arricchita di una nuova variante: alla classica con le mele di antiche di Monfumo, si è aggiunta ora una versione con la confettura di ciliegie di Maser.
Un disciplinare “severo”, quello della Ghisola, ma che al contempo tende ad aprire la vendita di questo prodotto a tutti coloro che vogliano proporla: a patto, certo, che essi rispettino l’autenticità delle materie prime, condividano la stessa confezione, lo stesso prezzo e, come è stato spiegato nel corso della preparazione, lo stesso stampo.
È infatti importante che il dolce, nella sua fase finale, sia compatto e bello da vedere, oltre che da gustare. Se “Ghisola” era quel nomignolo affettuoso che D’Annunzio aveva attribuito alla Duse, questo “romanticismo” asolano deve venire ripreso dalla forma e dalla presentazione al pubblico.
Lo chef ha “aperto le danze” parlando di semplicità e, riscuotendo grande attenzione da parte degli “alunni”, l’ha conclusa ribadendo lo stesso concetto: “La semplicità in questa ricetta è la sua riuscita”.
Portando a termine la preparazione dalla a alla zeta, con il supporto del professor Valter Melcarne, ha mostrato come conformare i passaggi più delicati della ricetta e rendere la Ghisola un autentico prodotto di territorio, da proporre massivamente ai turisti ma non solo.
“Anche attraverso l’e-commerce è possibile sviluppare la promozione di questo prodotto – ha affermato lo chef – in modo che anche chi non viene in visita ne conosca il sapore”.
Nel contesto del Maffioli, l’idea portata avanti con Cna si sposa bene anche con la filosofia della didattica dell’istituto: “Uno dei grandi obiettivi della nostra scuola è creare un caleidoscopio di iterazioni e diventare un crocevia con tutti quei valori ciò che caratterizzano il posto in cui viviamo – afferma il dirigente scolastico dell’Ipsaar Nicola Zavattiero – Ripartire significa avere l’umiltà di ricreare un percorso condiviso da affrontare con buon senso e impegno assoluto, quell’impegno che crea eccellenza”.
“Con Coldiretti stiamo lavorando molto quest’anno, sia per migliorare il prodotto, sia per poi promuoverlo – afferma Gianandrea Salvestrin, presidente di Cna Asolo, a fianco di Rosanna Bortolon, rappresentante per Coldiretti – Una buona parte di turismo sulla Pedemontana del Grappa si muove e si muoverà attraverso gli agriturismi e perciò saranno loro, spesso, ad avere il piacere e il dovere di offrire la Ghisola ai clienti e raccontarne la storia”.
“Siamo onorati che i nostri agriturismi di terra nostra Campagna Amica possano fregiarsi della possibilità di offrire ai loro clienti e amici un dolce destinato a far parlare di sé – ha dichiarato in un precedente comunicato il presidente provinciale Coldiretti Giorgio Polegato – Un grazie a Cna per questa splendida collaborazione”
L’evento si è concluso con un brindisi e una degustazione, con la presenza di rappresentanze di vari enti e amministrazioni, tra cui Maser, Asolo, Castelcucco, Monfumo, Fonte, Cavaso del Tomba e Possagno.
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