Si infittisce il giallo di Castelfranco Veneto – dove mercoledì è stata trovata morta in casa, per cause in corso di accertamento, la 37enne farmacista Serena Fasan – con la morte dello zio Simone, anch’egli cittadino castellano, avvenuta nel precipizio al confine tra Paderno e Crespano, in prossimità del torrente Lastego.
Questa notte, tra mercoledì 25 e giovedì 26 agosto, un uomo di 55 anni, Simone Fasan, anch’esso cittadino di Castelfranco Veneto, è precipitato nel vuoto perdendo la vita. Secondo le prime ricostruzioni, ancora al vaglio dei Carabinieri castellani, l’uomo sarebbe scomparso nella notte e non avrebbe dato notizie di sé per diverse ore.
A dare l’allarme sono stati i famigliari, che hanno seguito le ricerche dei Vigili del fuoco. Sarebbe stata poi una pattuglia dei Carabinieri a trovare l’auto lungo via San Pancrazio e a intuire ciò che era successo: a quel punto a intervenire è stato il Soccorso alpino che, calandosi sulle scoscese sponde del Lastego, ha ritrovato il corpo senza vita dell’uomo.
Il 55enne risulta essere zio di Serena Fasan, ritrovata priva di vita ieri sera nel suo appartamento di via Ponchini a Castelfranco Veneto. Sul corpo della giovane donna non sarebbero stati trovati segni di violenza, ma spetterà all’autopsia fare emergere le cause della morte. Sono ancora in corso, inoltre, le indagini su un eventuale collegamento tra i due decessi, che rappresentano a tutti gli effetti una doppia tragedia familiare.
Il ponte sul Lastego veniva tristemente definito, alcuni decenni fa, il “Ponte della morte” a causa del numero di suicidi e tentati suicidi che vi avvenivano. Con il tempo, le amministrazioni dei due Comuni (all’epoca divisi e oggi riuniti sotto Pieve del Grappa) avevano deciso di installare delle paratie di sicurezza per evitare gesti estremi.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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