Premio internazionale Giovanni Paolo II per la salvaguardia della vita: premiati l’Aipd e il dottor Aurelio Tommasi, direttore sanitario del Suem di Crespano

Si è svolta sabato scorso nella Cattedrale di San Ciriaco ad Ancona la cerimonia di conferimento del “Premio Internazionale Giovanni Paolo II” alle 13 persone che hanno operato per aver tutelato e promosso la sacralità della vita. Tra gli insigniti anche il dottor Aurelio Tommasi, direttore sanitario del SUEM 118 di Crespano del Grappa e l’Associazione Persone Down Marca Trevigiana.

Il premio, organizzato dall’associazione socioculturale a indirizzo artistico “Aglaia” di Scafati (Sa) con l’Unci di Treviso e Udine e il patrocinio del presidio ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier è giunto alla XVII edizione.

Tra i premiati il Cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona – Osimo, Marcello Bedeschi coordinatore nazionale dei direttori e segretari dell’Anci, don Pasquale Didonna cappellano militare capo del comando Marina sud di Taranto, Maria Rita Coluccia vice prefetto di Brindisi, Roberto Schiavone presidente di Humanitas Salerno, Eleonora Biasi di Corrugate (Milano) che da una decina d’anni vive in Medio Oriente dove coordina 200 operatori dell’ ONG “Un ponte per” e opera nell’ambito della coesione sociale soprattutto nelle aree liberate dall’Isis.

Inoltre è stato conferito alla memoria  un premio a Salvatore Canu, combattente e reduce di guerra e l’attestato di merito a Carlo Del Vecchio presidente e fondatore della sezione UNCI di Udine per aver costruito sinergie nel mondo del volontariato ed essersi impegnato in azioni per la salvaguardia della vita.

Le motivazioni che hanno spinto il comitato d’onore scientifico e culturale del Premio, diretto dal Generale Francesco Lupo e coadiuvato dal presidente della Sezione Unci di Treviso Gianni Bordin, a conferire i premi sono le seguenti.

Per l’associazione Persone DOWN di Treviso, il cui premio è stato ritirato dal Presidente Giorgio Cecchetto: “Associazione di famiglie, per le famiglie, per rendere sempre più autonomi i ragazzi affetti da sindrome di Down e favorire l’integrazione sociale delle persone con disabilità”.

Infatti, nei quasi vent’anni di attività, l’AIPD Marca Trevigiana ha realizzato quasi un centinaio di progetti innovativi, riconosciuti anche a livello regionale e nazionale. Un esempio è il progetto di inserimento lavorativo “Il pranzo è servito”, in cui i giovani sono stati protagonisti di due corsi, uno di sale e uno di cucina per l’acquisizione di competenze lavorative spendibili nell’ambito della ristorazione. Ad oggi molti dei partecipanti dei due corsi sono stati inseriti come tirocinanti in aziende di ristorazione come camerieri e aiuto cuochi.

Per il dottor Aurelio Tommasi di Crespano del Grappa: “L’eccellenza, l’alto valore della solidarietà universale senza limiti e senza confini, la generosità ed abnegazione ha permesso di salvare vite umane nei paesi più poveri dell’Africa”. Tra i numerosi interventi del dottor Tommasi anche quello del bimbo dal volto sfigurato da una coltellata curato prima in un paese africano e poi portato in Italia per la ricostruzione del volto, ma anche l’assistenza medica a distanza attuata tra Crespano di Pieve del Grappa e l’Angola, uno dei paesi più poveri dell’Africa.

(Foto: Premio Internazionale Giovanni Paolo II).
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