Molto sentita anche quest’anno la cerimonia al Sacrario di Cima Grappa che si è svolta questa mattina, domenica 4 agosto, con la partecipazione della delegazione italiana e delle nazioni che fecero parte dell’Impero Austro-Ungarico.
Ancora una volta sono stati commemorati i caduti della Grande Guerra di entrambi i fronti (italiano e austroungarico), che in oltre 23 mila riposano l’uno accanto all’altro in una dimensione di pace e di fratellanza tra i popoli d’Europa, e le vittime partigiane del rastrellamento nazifascista della Seconda Guerra Mondiale.
La linea del Grappa è stata infatti uno dei fronti cruciali della Prima Guerra Mondiale e teatro di combattimenti eroici nella lotta di Liberazione, durante la Resistenza che, nel mese di settembre, verranno commemorate in occasione dell’80esimo anniversario del rastrellamento nazifascista sul massiccio del Grappa.
Dal 1901, per volontà del futuro Papa Pio X (di cui ricorre il 90esimo anniversario della sua morte e il 70esimo della sua canonizzazione come San Pio X), ogni prima domenica di agosto si celebra la cerimonia di Cima Grappa, nata come atto di devozione, ma diventata negli anni, a partire dalla fine della Grande Guerra, il momento del ricordo e della riconciliazione dei popoli europei.
Presenti numerose autorità: il sindaco di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin, il Sottosegretario di Stato, onorevole Gianmarco Mazzi, l’assessore regionale Manuela Lanzarin, il generale Antonello Vespaziani, Comandante del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, il Cardinale Luis Antonio Tagle, numerose autorità nazionali civili, militari e religiose, tanti sindaci e amministratori pubblici in rappresentanza dei propri cittadini, oltre alle associazioni combattentistiche e d’arma.
“Molti gli anniversari a cifra tonda – spiega il sindaco Rampin, presidente del Comitato organizzatore – che celebriamo quest’anno sulla vetta del Monte Grappa, laici e spirituali, tutti legati però da un filo comune: un vero grido di pace in un mondo – mai come in questi giorni – scosso dallo spettro della guerra che non risparmia donne, bambini e anziani che vedono passare la linea del fronte dentro le proprie case, nelle scuole, tra i letti di un ospedale, in un campo da gioco”.
“Questa cima e il suo Sacrario – aggiunge – sono un monito per le genti e al tempo stesso un simbolo di riconciliazione. Il Giubileo che si apre a dicembre e le olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 saranno l’occasione per riportare su questo massiccio figli, nipoti, pronipoti di chi è partito dal Veneto verso i quattro angoli della Terra per trovare fortuna portando con sé i valori che questa terra ispira. Un turismo delle radici che ha il senso della riconnessione con tradizioni, valori e identità. E ogni riconnessione ha in sé il seme della pace”.
“La cerimonia di Cima Grappa – ha affermato l’onorevole Mazzi – è importante perché parla della storia della nostra nazione, della storia d’Italia. Dobbiamo conoscere la storia perché così si è più attrezzati per poter capire il presente e il futuro. Qui c’è stato un sacrificio di tanti giovani, questo sacrario ne accoglie 23 mila che sono tra l’altro di tante nazionalità. Il nostro pensiero va al loro sacrificio affinché i giovani del 21esimo secolo abbiano una miglior fortuna, coltivando i loro sogni e il loro futuro. Quel futuro che questi ragazzi hanno sacrificato per le generazioni che sono venute dopo di loro”.
“La presenza delle delegazioni internazionali – conclude – è il maggior simbolo di quanto dobbiamo batterci per la pace. Siamo tutti qua, coloro che all’epoca avevano combattuto l’uno contro l’altro. Nel mio discorso ho detto che oggi i 23 mila caduti riposano tutti insieme uno accanto all’altro. Dobbiamo lavorare e impegnarci tutti insieme per la pace ad oltranza. Faccio anche riferimento anche ai conflitti che sono adesso in atto nel mondo, dall’Ucraina al Medio Oriente”.
“Il Monte Grappa – ha affermato l’assessore Lanzarin – è il monte sacro alla Patria e il luogo in cui riposano tanti caduti. Luogo della memoria, ma anche luogo che oggi ci evoca sentimenti di pace e fratellanza. Credo sia bello condividere questi momenti insieme, ma soprattutto costruire e dialogare per la pace. Qui riposano oltre 23 mila soldati di tante nazioni, con diverse divise, che hanno sacrificato la loro vita per la Patria e per la pace. È giusto che in questo luogo maestoso e bellissimo vengano tutti insieme indistintamente ricordati”.
“La Prima Lettura e il Vangelo di oggi parlano del cibo – ha spiegato il Cardinale Tagle -, del desiderio della gente per il cibo, dell’appetito. Però c’è il pericolo di avere un appetito anche per le cose non buone. Ho fatto questa riflessione e un collegamento sul significato di questa giornata e del posto in cui ci troviamo. È venuta alla mia mente questa realtà, questo fatto: le guerre sono prodotti dell’appetito. La pace, al contrario, è anche frutto dell’appetito per il buono, per la giustizia e per la fratellanza. Ho sentito la responsabilità di condividere questa semplice riflessione”.
Il programma
La giornata è iniziata con la deposizione della corona al Monumento al Partigiano per poi proseguire al Sacrario con il saluto della presidente del Comitato organizzatore e della Regione Veneto rappresentata dall’assessore Lanzarin.
Il Sottosegretario di Stato, onorevole Mazzi, è intervenuto in rappresentanza della Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, mentre il generale Antonello Vespaziani, Comandante del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, era stato delegato dal Ministro della Difesa Guido Crosetto in rappresentanza delle Forze Armate.
La funzione religiosa è stata officiata dal Cardinale Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto della sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l’evangelizzazione.
A conclusione della cerimonia, le autorità hanno omaggiato i Caduti del Cimitero Austro-Ungarico, un momento davvero molto toccante.
Ieri sera, sabato 3 agosto, il Duomo di Crespano del Grappa ha ospitato l’emozionante concerto della Banda Austriaca ospite dell’edizione 2024, Trachten Musikkapelle Krispl-Gaissau.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto e video: Andrea Berton)
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