Dopo tre anni di stop a causa della pandemia ieri, domenica 6 novembre, all’Auditorium “Battistella – Moccia” si sono svolte le premiazioni dei soci donatori dell’Avis pievigina. Cinquanta i premiati quest’anno, ai quali se ne aggiungono un altro centinaio considerando le benemerenze non consegnate nel biennio precedente.
Alla premiazione in Auditorium, seguita alla messa in Duomo, erano presenti il sindaco Stefano Soldan, l’assessore comunale ai servizi sociali Tobia Donadel e il consigliere regionale Alberto Villanova. Sul fronte delle associazioni, oltre al presidente della sezione Avis di Pieve di Soligo Mario Sist, e al presidente dell’Avis provinciale di Treviso, non sono mancati i rappresentanti dell’Aido comunale e il presidente dell’Avis di San Salvatore Monferrato, da vent’anni gemellata con quella pievigina.
Fra gli “avisini” premiati lo stesso assessore Donadel, per alcuni anni segretario dell’associazione. “Centocinquanta benemerenze, contando quelle accumulate nei due anni di pandemia, sono un numero importante” commenta l’assessore. “La premiazione è stata un momento per sottolineare il ruolo fondamentale dei donatori di sangue che con un atto di generosità sostengono l’intero Sistema sanitario. Ricordiamo che senza il sangue donato non potrebbe esserci alcun trapianto o intervento. Il sangue non si fa in laboratorio” ricorda Donadel.
“Come amministrazione comunale siamo grati alla sezione Avis di Pieve di Soligo e anche a tutta l’Avis e agli “avisini” per la costante e generosa testimonianza di attenzione verso la vita e il prossimo grazie alle donazioni” sottolinea il sindaco Soldan. “Faccio mio il messaggio del presidente Mario Sist, estendendo a tutta la comunità l’invito ad accrescere sempre più il numero di donatori. Il nostro sentimento di gratitudine si unisce all’orgoglio per i 63 anni di fondazione dell’associazione”.
L’Avis comunale di Pieve di Soligo e Refrontolo “è una delle più longeve della Marca” ricorda Mario Sist rivolgendo un ringraziamento particolare a Illario Zabotti, ultimo rimasto dei primissimi soci fondatori dell’Avis di Pieve di Soligo “nata nel ’59 – spiega – grazie alla spinta dell’allora primario di chirurgia dottor Italo Fantin”.
Cinquanta dunque i soci-donatori che hanno ricevuto la spilletta da giacca, riconoscimento simbolico ai membri dell’associazione pievigina che ad oggi conta circa 350 soci per un totale di 430 donazioni di sangue solo nel 2022.
Alla premiazione è seguito il pranzo alla Casa delle associazioni grazie al contributo del gruppo Alpini di Pieve: “Un momento di festa che contribuisce a farci sentire ancora di più una grande famiglia” conclude il presidente Sist.
(Foto: Avis).
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