Fino all’ultimo ha lottato contro la malattia, coltivando la passione e il sogno di diventare un brillante medico: oggi, a quindici anni dalla sua morte, Angela Bottega è dottoressa in Medicina e Chirurgia. Lo scorso 13 ottobre l’Università degli Studi di Trieste, dopo un procedimento amministrativo impegnativo, ha conferito in via straordinaria il diploma di laurea alla memoria nelle mani dei familiari della giovane classe 1980 di Pieve di Soligo, scomparsa prematuramente il 9 novembre 2007 all’età di 27 anni.
Alla cerimonia, avvenuta nel corso di una seduta del Consiglio del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche – che ha approvato all’unanimità il conferimento della laurea alla memoria -, c’erano papà Giovanni, mamma Carmosina, il fratello Domenico, zio Mario Po’, familiari e amici di Angela, a cui l’Università, nella persona del suo Rettore prof. Roberto di Lenarda, ha consegnato il diploma per “la sua eccezionale dedizione allo studio, il brillante curriculum universitario, la convinta vocazione dimostrata verso le discipline mediche, quale esempio da proporre ai giovani studenti”.

Nel pomeriggio di ieri, sabato 12 novembre, la famiglia ha reso pubblica la consegna del riconoscimento in una gremitissima e commossa Aula magna dell’Oratorio Beato Toniolo di Pieve di Soligo, dove il fratello Domenico ha pure annunciato che d’intesa con stesso ateneo giuliano è stato istituto un “Premio di studio dedicato alla dottoressa Angela Bottega per la migliore tesi di specializzazione in Anatomia patologica a decorrere dall’anno 2022/2023”, che verrà conferito per la prima volta il prossimo 13 ottobre 2023.
Nel corso della seduta della consegna della laurea come pure durante l’incontro in oratorio, è stato proiettato il video “Angela, Trieste, Medicina: una scelta”, il quale, come ha spiegato il fratello Domenico, “è la storia di un percorso, che attraversa i luoghi di Trieste che Angela ha tanto amato, e che sale verso l’Università e il Policlinico Universitario di ‘Cattinara’, dove Angela ha studiato ed è stata conferita la laurea”.
Il breve filmato “racconta la vocazione di Angela per lo studio della Medicina, una passione così forte che l’ha spinta a frequentare tutte le lezioni universitarie e tutti i tirocini nei reparti di medicina e di chirurgia, finché le è stato fisicamente sostenibile, nonostante dal 2003 soffrisse di una grave malattia”.

“Angela ha coltivato lo studio con grandissima passione – ha concluso Bottega -. Per espressa ammissione dei medici che l’hanno avuta in cura, aveva acquisito delle conoscenze straordinariamente approfondite e aveva sviluppato delle abilità (auto)diagnostiche di rara esattezza, come se avesse accumulato anni di esperienza sul campo. Era straordinariamente legata all’Università di Trieste, a cui dedicava i suoi migliori pensieri e sentimenti”.
Durante l’evento di sabato è stata fatta memoria della fede di Angela e del suo legame con la parrocchia di Pieve di Soligo e la chiesa della Beata Vergine del Rosario a Trieste, e il pomeriggio è terminato con la celebrazione della messa in Duomo presieduta dall’arciprete don Giuseppe Nadal, conclusasi con la consegna a tutti i partecipanti di un ricordo di Angela.
(Foto: per gentile concessione della famiglia).
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