A Pieve di Soligo si accende il Natale, spiedo sotto l’albero con la Pro Loco, presepe con la Fondazione Casa per Anziani e spettacolo in auditorium

Solitamente sotto l’albero di Natale siamo abituati a vedere dei pacchi regalo, ma nella città di Pieve di Soligo è possibile trovare anche lo spiedo.

“Spiedo di Natale sotto l’albero” è infatti il nome dell’iniziativa della Pro Loco di Pieve di Soligo che oggi, a partire dalle ore 12, ha servito in piazza Vittorio Emanuele II lo spiedo da asporto, cucinato dalle sapienti mani degli spiedisti dell’associazione.

Soddisfatto il presidente Erminda Brunelli, che ieri sera aveva annunciato anche la partecipazione di Babbo Natale in persona, con tanto di caramelle per i più piccoli, all’evento della Pro Loco.

Tante persone hanno accolto l’invito dei volontari pievigini a ritirare le porzioni di spiedo, servito con un’ottima polenta per una domenica all’insegna della golosità e della tradizione.

Anche quest’anno, grazie agli Alpini di Pieve di Soligo, al Comune, alla Protezione civile e alla ditta I.M. Montello, nella principale piazza della città svetta l’albero di Natale, che di sera viene illuminato per essere ammirato da tutti gli appassionati di quello che in molti ritengono il periodo più bello dell’anno.

Nonostante le nuove restrizioni dovute al Covid, non mancano le iniziative natalizie a Pieve di Soligo, che si prepara per lo spettacolo “Un Canto di Natale” che si terrà lunedì 27 dicembre, alle ore 16, all’auditorium “Battistella-Moccia” (l’evento, organizzato dall’Atelier Teatrale CarroNavalis con il contributo della Città di Pieve di Soligo, è ad ingresso libero, con esibizione del Green pass rafforzato, ma è necessaria la prenotazione al sito www.bit.ly/pievecultura).

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Anche Fondazione Casa per Anziani Onlus sta già vivendo l’atmosfera natalizia grazie al calendario “Ricordando il ‘900-edizione 2022” e al presepe realizzato in piazza Vittorio Emanuele II.

“Come ogni anno – spiegano dalla casa di riposo pievigina – il nostro calendario diventa l’occasione per far riemergere ricordi, attivare diversi laboratori e soprattutto per rendere i nostri ospiti protagonisti per un anno intero. Per chiunque fosse interessato, mantenendo il rigoroso rispetto delle norme anti-Covid, le copie del calendario sono disponibili nella segreteria della Fondazione”.

Attraverso il progetto del presepe abbiamo voluto sostenere due importanti tematiche – concludono -, la lanterna verde ricorda il disagio sociale e i bambini profughi che hanno perso la loro vita nel Mar Mediterraneo. Le scarpe rosse, invece, sono un simbolo della battaglia contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Inoltre, è stato rappresentato San Giuseppe, padre putativo di Gesù, che lo ha accolto come un figlio. Anche noi, con generosità e bontà, dovremmo accogliere i bambini orfani e non chiudere il nostro cuore ai tanti problemi del mondo”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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