Non pare esserci alcun reale movente alla base della lite che ha portato all’accoltellamento di un giovane, A. Z., avvenuto poco dopo l’una di notte vicino al civico 11 della centralissima via Borgo Stolfi A Pieve di Soligo. Ad accoltellare il giovane sarebbe stato V. S. M.: entrambi hanno 19 anni, sono residenti in città e si conoscevano.
Alcuni residenti si sono accorti di quanto successo l’altra notte: “Abbiamo sentito delle urla, dei colpi e poi qualcuno piangere – spiega uno di loro – . Poi c’è stato l’arrivo dei soccorsi e un giovane caricato in ambulanza”.
Gli stessi residenti ieri mattina, uscendo di casa, si sono trovati di fronte a una macchia di sangue (pulita dopo poco tempo) ad indicare il luogo in cui l’aggressore ha piantato un coltello nel collo dell’amico procurandogli una ferita che fortunatamente non si è rivelata profonda. I due erano già noti alle Forze dell’ordine per alcuni piccoli precedenti.
Secondo quanto accertato sino ad ora dagli inquirenti la lite tra i due, il cui stato psicofisico al momento del litigio è al vaglio dei Carabinieri, è iniziata vicino a Piazza Caduti nei Lager ed è culminata con l’accoltellamento a qualche centinaio di metri di distanza, nonostante i gestori di alcuni bar vicini alla piazza o lungo l’ipotetico tragitto compiuto dai giovani riferiscano di “non aver sentito o notato nulla di strano durante la serata” ma di “essere già chiusi” verso l’ora in cui è avvenuta l’aggressione.
Un’altra persona ha invece riferito di averli visti alcune ore prima del drammatico fatto in una situazione amicale: “Uno dei due stava facendo vedere all’altro come si era tagliato la barba” spiega.
Nel frattempo arrivano buone notizie dall’ospedale “Santa Maria dei Battuti” di Conegliano dove il giovane è stato ricoverato: nonostante le sue condizioni fossero state dichiarate gravi poco dopo l’accaduto, vista la zona delicata della ferita, le dimissioni di A. Z. erano previste nelle scorse ore, con una prognosi di 15 giorni.
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