Alta Marca protagonista del docufilm “Il vecchio e la bambina”. Due anteprime esclusive al Teatro Careni e agli Istituti Filippin

Due eventi esclusivi, a Pieve di Soligo e Pieve del Grappa, presenteranno in anteprima il docufilm “Il vecchio e la bambina” diretto da Sebastiano Rizzo con Totò Onnis, Maria Grazia Cucinotta e Giada Fortini. Esso racconta il viaggio attraverso paesaggi magici e inesplorati del Veneto visitati dallo scrittore americano premio Nobel Ernest Hemingway.

Un docufilm alla cui realizzazione ha collaborato, anche con un finanziamento, il GAL Alta Marca Trevigiana, insieme ad altri 4 GAL Veneti, da sempre impegnato nella promozione e sviluppo del territorio. Anche attraverso il cinema si trasmette, infatti, la ricchezza artistica e storica di queste aree, come le Grotte del Caglieron a Fregona, il Tempio Canoviano di Possagno, le Colline di Conegliano e Valdobbiadene UNESCO, il centro storico di Serravalle a Vittorio Veneto e il ponte sul fiume La Piave a Vidor.

“Con grande orgoglio abbiamo voluto portare, in anteprima, nel territorio la proiezione di questo grande film che racconta proprio le bellezze delle nostre terre – dichiara Marco Golfetto, consigliere di amministrazione del GAL Alta Marca Trevigiana -. Un omaggio al nostro territorio, alla sua storia e alla sua forte tradizione culturale. Come GAL Alta Marca Trevigiana, insieme agli altri GAL del Veneto, abbiamo creduto fin da subito a questo progetto che attraverso il media cinematografico diventa un importante strumento per raccontare, e quindi promuovere, un intero territorio e le sue bellezze”.

Prima di essere proiettato nelle prestigiose sale della prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film verrà mostrato il 12 luglio al Teatro Careni di Pieve di Soligo e il 13 luglio nella Sala De marchi degli Istituti Filippin a Pieve del Grappa.

Due appuntamenti per poter vedere in anteprima un film che traccia con mano sicura un territorio. Nella sceneggiatura si racconta la bellezza stilnovista che si intreccia con quella naturalistica, dal Medioevo all’Umanesimo. L’architettura e il paesaggio diventano poesia e l’arte e la letteratura sono sempre capaci di stupire e insegnare qualcosa di nuovo. Il film è un emozionante susseguirsi di immagini capaci di coinvolgere lo spettatore in un microcosmo fatto di paesaggi, laghi, fiumi, montagne, campagne, colline, grotte, coste e mare.

“Il protagonista di “Il vecchio e la bambina” è il paesaggio, il territorio del Veneto. Il film è particolare, si è voluta dare la giusta forza a un territorio. La figura di Hemingway è la sottotraccia del film, lui è rimasto affascinato da un paesaggio che passa dal mare alle colline fino alle grotte – dichiara Sebastiano Rizzo, regista del film -. È stato un lavoro complesso raccordare elementi narrativi e territorio, per creare una storia e un film speciale, non si tratta infatti di una pellicola classica”.

Il docufilm si ispira all’autore Hernest Hemingway, al suo amore e ai frequenti periodi che lo scrittore, simbolo del ‘900, trascorse in Veneto. Attraverso straordinari scorci di località e città come Rovigo, Padova, Portogruaro e meravigliosi paesaggi naturali, un uomo anziano ripercorre la controversa figura di Hemingway, dai ricordi della prima Guerra mondiale in poi, citando alcune delle più celebri frasi dello scrittore statunitense.

Un nonno, il vecchio del titolo, porta sua nipote alla riscoperta della memoria storica della propria terra, percorrendo in bicicletta un universo che alterna paesaggi naturali alle storiche architetture di città come Padova e Rovigo avventurandosi tra ruscelli, sentieri e colline, fino al mare dove, metaforicamente, la bambina torna a vivere la sua infanzia con occhi diversi.

La piccola Giada non ha solo scoperto la storia e l’arte del Veneto, ma ha potuto capire che ogni luogo, ogni scorcio, ogni angolo del mondo ha una storia, una tradizione più o meno antica che va raccontata, tramandata, con un rimando all’antico che può dirci da dove veniamo.

“Il nostro impegno nella valorizzazione e promozione di un territorio unico come questo trova espressione anche in opere artistiche come questo straordinario film di Rizzo –dichiara Michele Genovese, direttore del GAL Alta Marca Trevigiana –. La nostra attività è raccontare un territorio e le sue tante ricchezze naturali, artistiche e culturali e iniziative, come questa produzione cinematografica, aggiungono valore al nostro lavoro di narrazione”.

“Il Vecchio e la bambina”, prodotto da Corrado Azzollini per Draka Production e distribuito da Draka Distribution, con la partnership di HGV Italia, è un’opera finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 Misura 19 Sviluppo Locale LEADER Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione, realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione interterritoriale “Veneto Rurale” ideato e promosso da un partenariato di GAL veneti: GAL Venezia Orientale – capofila, GAL Alta Marca Trevigiana, GAL Patavino con il Comune di Arquà Petrarca, GAL Montagna Vicentina e GAL Polesine Adige. L’iniziativa è supportata dall’Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto e da Fondazione Veneto Film Commission, e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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