Anche il Casagrande a “Questa non è un’esercitazione”, il flash mob degli studenti per l’attivismo climatico

Anche l’Isiss Casagrande a “Questa non è un’esercitazione”, il flash mob degli studenti per l’attivismo climatico

Sembrava una normale visita al museo, ma, in un momento imprevisto, un allarme sonoro ha interrotto la tranquillità delle esposizioni, e così i giovani ospiti sono stati invitati a radunarsi in una sala designata per prendere parte ad un’esperienza coinvolgente e interattiva.

Un’azione performativa speciale, intitolata “Questa non è un’esercitazione”, che si è svolta all’evento finale del progetto Artivate ACT4Earth, al Museo M9 – Museo del 900 di Mestre, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani, il 10 dicembre scorso.

La giornata è stata pensata per sensibilizzare il pubblico sui diritti delle nuove generazioni a vivere in un ambiente sano e sostenibile, richiamando l’attenzione sulle conseguenze delle scelte di consumo e sull’impatto ambientale: l’azione per il clima è quindi riconosciuta non solo come una questione ambientale, ma anche come una necessità per proteggere i diritti umani fondamentali.

Tra i protagonisti anche gli studenti dell’Isiss “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo, diretto dalla dirigente scolastica Gaetanina Da Fermo: insieme ad altri coetanei del Veneto, una volta riuniti, hanno assistito ad un video performance che ha alternato momenti ironici e riflessivi, ispirandosi al linguaggio visivo e provocatorio dei social media. Un “risveglio” verso una consapevolezza più profonda delle proprie scelte quotidiane e del loro impatto sul mondo.

L’iniziativa al Museo M9 di Mestre che ha coinvolto gli alunni del “Casagrande” – inquadrata come attività di Pcto – rientrava nel progetto regionale Artivate ACT4Earth, promosso dalla Fondazione di Venezia e M9 Edu, in partnership con Futurevox. Esso ha rappresentato un’opportunità per le classi seconde, terze e quarte delle Scuole secondarie di secondo grado del Veneto di diventare ideatori e protagonisti di un’azione di “attivismo artistico” in relazione alla tematica del climate change.

Sette le classi del Veneto selezionate – 180 studenti in totale – tra cui l’attuale 4A Liceo scientifico dell’istituto pievigino. I giovani, guidati dal docente tutor Giovanni Canzonieri, hanno partecipato ad una formazione specifica incentrata sull’importanza dello storytelling – la potenza del racconto come strumento di cambiamento sociale –, sulla community organizing – per costruire una comunità attorno a una causa comune – e infine sulla digital campaigning, comprendendo come i media digitali possono promuovere diverse cause sociali.

Nelle fasi successive è stato attivato un percorso laboratoriale di approfondimento per dieci portavoce eletti all’interno di ciascuna classe, che hanno avuto un ruolo concreto nell’ideare e organizzare la performance all’M9 e la campagna digitale.

In particolare, è stato messa in luce la diffusa indifferenza al cambiamento climatico ed è stato sottolineato come, essendo i giovani i futuri decisori e leader, sia fondamentale parlarne, sensibilizzare e incoraggiare altri a condividere questo messaggio.

L’esperienza si è conclusa con un invito a tutti i partecipanti a condividere le loro impressioni e riflessioni utilizzando l’hashtag #Svegliamociora, contribuendo a diffondere il messaggio che questa performance ha voluto lasciare.

“La partecipazione al progetto Artivate (ACT4Earth) – commenta la dirigente Da Fermo – rappresenta per il nostro istituto un’opportunità unica per coinvolgere i nostri allievi nella lotta al cambiamento climatico attraverso l’attivismo artistico e digitale. All’interno di una ampia ecologia mediatica, i social media permettono di amplificare i messaggi culturali, aumentando la consapevolezza individuale e collettiva e rispondendo alla volontà di una presa di responsabilità delle giovani generazioni”.

(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Isiss Marco Casagrande)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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