L’assessorato alle Pari Opportunità della città di Pieve di Soligo ha aderito al progetto di Auser Veneto “La panchina rossa”, posizionando una panchina di colore rosso nella zona di Borgo Stolfi.
Nella prima edizione del progetto “Taci” (Teatro, Arte, Cultura, Inclusione contro la violenza sulle donne) era stata ideata proprio questa campagna della “panchina rossa” quale simbolo per testimoniare il “No!” alla violenza sulle donne.
Il progetto è finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e mira a contribuire e costruire una nuova cultura del rispetto, della condivisione e della qualità nelle relazioni tra uomini e donne.


Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo delicato tema, Auser aveva proposto la realizzazione della “panchina rossa”, dipinta dal circolo Auser della zona, da posizionare in giardini, parchi o lungo percorsi ciclabili, preferendo la vicinanza a scuole o fermate di autobus per spingere le persone a riflettere e dare, a chi sta subendo una violenza, il coraggio di denunciare.
“Prosegue nella nostra città il programma di iniziative contro la violenza sulle donne – ha spiegato Elena Bigliardi, assessore alle pari opportunità di Pieve di Soligo – Ci tenevamo fosse riportato sulla panchina il numero d’emergenza, in modo tale che le donne in difficoltà possano trovarlo e chiedere aiuto”.
Sulla panchina, infatti, viene apposta una targhetta con i loghi di Auser, della Regione Veneto, del progetto “Taci” e il nome del Comune, oltre al numero d’emergenza 1522 (numero nazionale contro la violenza sulle donne).
Le panchine possono essere semplicemente dipinte di rosso o anche decorate con disegni o frasi (il colore, i pennelli e la targa sono forniti gratuitamente).
L’idea iniziale era quella di inaugurare le panchine il 25 novembre (o intorno a questa data) pubblicando le foto scattate durante l’occasione e creando una mappa delle panchine realizzate in tutto il Veneto (nella scorsa edizione sono state più di 50 tra Venezia, Verona, Belluno, Padova, Vicenza e Rovigo).
Secondo il pensiero di Auser, più panchine si riescono a realizzare maggiore sarà l’impatto verso l’esterno, dando visibilità ad un argomento così delicato come la violenza contro le donne.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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