Aveva acceso il dibattito in paese la notizia delle lamentele di alcuni genitori della scuola primaria di Solighetto rispetto al problema della mancanza del servizio di pre-scuola nell’istituto frequentato dai loro figli oltre al fatto che gli stessi, a causa del maltempo degli ultimi giorni, aspettassero sotto la pioggia prima di entrare in classe (qui l’articolo).
Alcuni pievigini hanno sostenuto che il problema non ci fosse perché i bambini non possono stare continuamente sotto “una campana di vetro” e devono imparare ad affrontare anche situazioni dove mancano certi comfort.
Per altri genitori, invece, il problema c’è e non riguarda solo la scuola di Solighetto ma anche altri istituti scolastici del Comune di Pieve di Soligo e dell’Alta Marca Trevigiana.
In realtà, il fenomeno è nazionale perché la ripartenza della scuola in Italia sembra non sia stata affrontata considerando tutte le criticità che l’emergenza Coronavirus sta creando: dalla mensa al trasporto, dall’accoglienza pre-scolastica alla ricreazione.
Insomma, alcuni istituti sono nel caos e, anche se a Pieve di Soligo l’amministrazione comunale, la dirigenza scolastica e il Consiglio di Istituto del Comprensivo stanno affrontando con impegno tutti i problemi emersi nelle prime settimane di scuola, anche alcuni genitori della primaria Zanzotto si sono lamentati per la situazione resa ancora di più difficoltosa dalla pioggia insistente di questa mattina.
“È grande il disagio che i nostri figli hanno vissuto questa mattina e anche in altre occasioni negli ultimi giorni – spiega amareggiata una mamma di uno studente della primaria Zanzotto – Sotto la pioggia con l’ombrello e con zaini più grandi per i bimbi di prima elementare, senza trascurare il vento freddo. Gli studenti non vengono accolti all’interno della struttura per le regole sul distanziamento ma l’assembramento si è formato lo stesso sotto la tettoia dove si sono riparati gli alunni più vicini alla stessa”.
Il tema è sempre più scottante e anche a Valdobbiadene si corre contro il tempo per risolvere il problema.
“Venerdì abbiamo montato gazebi in tutte le scuole grazie alla collaborazione delle Pro Loco, delle associazioni sportive, dei volontari dell’Avab e degli alpini che ci hanno prestato quelli di loro proprietà – ha spiegato Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene – Purtroppo il forte vento di venerdì notte ha rotto 4 gazebi; un paio di mesi fa avevamo fatto richiesta di contributo al Ministero dell’Istruzione per l’acquisto di tendoni ma non abbiamo avuto risposta e adesso stiamo cercando i fondi a bilancio per poterli acquistare”.
“Abbiamo preventivi che vanno dai 100 ai 150 mila euro per l’acquisto di tendoni per le scuole elementari di Bigolino, San Pietro di Barbozza, San Venanzio a Valdobbiadene e scuole medie (devono poter coprire lo spazio per circa 650 ragazzi nelle varie scuole) – aggiunge il sindaco Fregonese – Se non ci arriverà il contributo del Ministero non riusciremo a comprarli”.
“Ora stiamo procedendo con un noleggio di questi tendoni, che costerà comunque parecchio, circa 10 mila euro al mese – conclude – Queste esigenze sono comuni a tutti i plessi scolastici, perciò ritengo doveroso che il ministero ne tenga conto e stanzi le risorse che noi abbiamo chiesto già due mesi fa”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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