Bombola di gas contro “Le Mokò” a Solighetto, fuoco nella notte: atto intimidatorio o bravata?

Un gesto che al momento non trova spiegazioni. Nel corso della notte, un uomo di bassa statura, incappucciato ed in azione a volto scoperto – così si apprende dalle immagini della videosorveglianza – ha lanciato contro il centro ottico “Le Mokò” di via Brandolini, a Solighetto, una piccola bombola di gas, di quelle solitamente utilizzate in campeggio. Questo ha causato una fiammata che ha visibilmente danneggiato le pareti esterne dell’attività, per danni che ammontano a circa 2 mila euro.

L’episodio è avvenuto nella notte appena trascorsa. Erano appena scoccate le quattro quando un uomo si è avvicinato al negozio con in mano una bombola coperta da alcuni stracci. Ad un certo punto la sua immagine sparisce dal raggio d’azione delle telecamere. Non è chiaro se la bombola sia stata lanciata o semplicemente appoggiata alla parete. Il suo innesco ha provocato un piccolo incendio, che fortunatamente si è spento da solo in breve tempo, facendo partire l’impianto di allarme.

Pieve di Soligo le moko bombola gas 2

Il titolare, svegliato nel cuore della notte, ha subito chiesto l’intervento dei Carabinieri, sul posto con una pattuglia da Vittorio Veneto, mentre in via Brandolini sono arrivati anche i Vigili del Fuoco. I rilievi sono proseguiti fino a questa mattina. Una semplice bravata o qualcosa di più? Gli inquirenti non escludono alcuna pista, compresa quella che porta ad un atto intimidatorio, ipotesi subito respinta dal titolare del centro. Una cosa simile, infatti, non era mai successa: “Non ho nemici e sono benvoluto – ammette Massimo Zanon – La concorrenza nel campo è serrata, ma non penso si possa arrivare a tanto. Certo è che si tratta di un episodio preoccupante”.

Toccherà ai Carabinieri di Pieve di Soligo sbrogliare la matassa. Oltre alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dell’attività e nei paraggi, al vaglio ci sono anche i reperti raccolti durante i rilievi, che nelle prossime ore verranno analizzati. La speranza è che le indagini possano portare ad un colpevole. “Me lo auguro”, sospira Zanon.

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(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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