L’appuntamento al cinema promosso dalla Pro loco di San Pietro di Feletto è stata l’occasione per parlare del rapporto tra scrittura e produzione visiva: nella serata di ieri, venerdì 11 novembre, il gruppo di volontari guidato da Arcangelo Marcon ha organizzato al cinema Careni di Pieve di Soligo la prima del Veneto del film “Il morso del ramarro”, di Valeria Corciolani.
L’opera era stata presentata nei mesi scorsi durante la rassegna letteraria del felettano, “Parole in un bicchiere”, curata dalla volontaria della Pro loco Sonia Ceschin.
Un’occasione inedita, quindi, quella di ieri sera, proprio perché in sala erano presenti la stessa scrittrice e la regista del film, Maria Lodovica Marini.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione della Pro loco di San Pietro di Feletto con l’Associazione culturale Careni, le stesse amministrazioni comunali di San Pietro di Feletto e Pieve di Soligo, il Consorzio delle Pro loco del Quartier del Piave.
Il film, ambientato a fine estate tra Chiavari e Sestri Levante (nel Genovese) è una commedia della durata di un’ora e 50 minuti, attraversata da una serie di equivoci e dall’intreccio delle diverse storie di vita dei personaggi: dalla “banda del flessibile” composta da tre rampolli annoiati, poi “perseguitati” dalla maledizione della badante peruviana Marisol, a quella del raffinato professore Giovanni Greco, fino al ruolo di “regolatori di conti” scelto dal pescatore Gritta, dal farmacista Dandi e dal capitano in pensione Fran.
Dalla riscoperta della propria femminilità da parte di Virginia, moglie separata da Leonardo, al piano dell’enigmatico maggiordomo filippino Edwin, fino alla vicenda del medico trevigiano Filippo Tosi.
Una trama intrisa di equivoci e colpi di scena per i protagonisti, che alla fine vedrà un giusto epilogo per la storia personale di ognuno di loro.Gli attori protagonisti della pellicola (prodotta da Cima Prod, con il supporto tecnico di Lucerna Films, il patrocinio del Comune di Chiavari e il supporto dell’amministrazione di Sestri Levante) sono Tiziana Foschi, nota al grande pubblico come membro del quartetto comico “La premiata ditta”, Lorenzo Marangon, Massimo Pascucci e Guido Roncalli.
“Questa anteprima regionale è un’opportunità unica”, è stato il commento del vicesindaco di Pieve di Soligo Luisa Cigagna, mentre il vicesindaco di San Pietro di Feletto Loris Dalto ha rivolto pubblicamente un ringraziamento per l’iniziativa e ricordato la rassegna felettana da cui è partito tutto, osservando che “prima o dopo i successi arrivano”.
“Non è il classico film da botteghino”, è stata la definizione data alla pellicola, nel corso della presentazione che ha preceduto la proiezione.
“Appena abbiamo saputo dell’uscita del film, abbiamo avviato questa collaborazione per portare l’anteprima e avere qui scrittrice e regista”, ha spiegato Arcangelo Marcon.
“La volontà è quella di raccontare sempre di più le persone. Il territorio è veramente un grande protagonista delle nostre vite ed è giusto dargli il giusto rilievo. La magia della storia è quella di vivere tante vite”, ha spiegato Valeria Corciolani, al fianco della regista.
Quest’ultima ha evidenziato quanto sia visiva la scrittura del romanzo in questione e raccontato alcuni aspetti del film, tra cui i tre finali (voluti rispettivamente dal film, dalla regista stessa e dal produttore) e l’utilizzo della casa di Corciolani come set per girare, durante la pandemia.
Ma ha anche citato la collaborazione della comunità dei due Comuni genovesi, la riduzione della pellicola dalle due ore e mezza iniziali di durata all’ora e 50 attuale, fino alla presenza nel film, in veste di attori, di veri agenti di Polizia locale, senza dimenticare di specificare la scelta di un ritmo di narrazione lento.
“Un’esperienza incredibile”, è la definizione data da regista e autrice per questo film.
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