“Carta igienica addosso”: la Lega di Pieve di Soligo attacca il vicesindaco Cigagna per il commento sulle mascherine

Scatta la polemica sulle ormai famose mascherine di Grafica Veneta dopo un commento social del vicesindaco di Pieve di Soligo, Luisa Cigagna (nella foto), rispetto al quale il gruppo Lega di Pieve di Soligo ha chiesto le scuse pubbliche.

La consegna delle mascherine della Regione Veneto è uno degli argomenti che più interessano l’opinione pubblica in questi giorni, con tanti cittadini che desiderano conoscere come potranno averle e in quali tempistiche.

A Pieve di Soligo la consegna è iniziata ieri, lunedì 23 marzo 2020, ma non tutti sembrano aver apprezzato completamente queste mascherine, visto che il vicesindaco Cigagna ha affidato ai social questo commento: “Per fortuna quelle arrivate in municipio sono senza simboli. E comunque la sensazione è quella di avere carta igienica addosso”.

In merito a questa affermazione, è arrivata prontamente la reazione del gruppo Lega di Pieve di Soligo che si è espresso in questi termini: “Affermazioni squalificanti del vicesindaco Cigagna, il Veneto è orgoglioso dei suoi imprenditori che non polemizzano ma aiutano a limitare la diffusione del virus. È sconfortante ed avvilente leggere sui social che persino chi ha un ruolo istituzionale di primo piano, di fronte ad una tragedia come quella del Coronavirus, si presti all’infantile gioco della polemica”.

“Il vicesindaco di Pieve di Soligo – proseguono dal gruppo Lega di Pieve di Soligo – insulta quando dovrebbe ringraziare chi, in Veneto, sta aiutando i nostri cittadini. Le mascherine sono introvabili in tutto il mondo, non c’è istituzione che non si stia dannando per recuperarle. In Veneto abbiamo avuto la fortuna di avere imprenditori come Fabio Franceschi che, invece di criticare sui social, ha avuto il coraggio di smantellare una linea produttiva dove fino a ieri si stampavano libri per produrre mascherine”.

“Un’operazione da centinaia di migliaia di euro – continua il messaggio – e che, alle casse pubbliche, è costata zero perchè Franceschi ha pure deciso di donarle al Veneto e ai veneti, anche con l’aiuto dell’immancabile protezione civile, encomiabile come sempre e che ringraziamo. Il primo a precisare che non si tratta di un prodotto professionale è stato lo stesso Franceschi che però, pur di aiutare i veneti, ha disdetto ordini di libri per centinaia di migliaia di euro”.

Ci ha messo il simbolo della sua azienda – concludono – Ha fatto bene, sia perché è un riconoscimento doveroso, sia perché il suo simbolo è lo stesso di tutti i veneti: il Leone di San Marco. Un motivo in più per essere fieri di quanto fatto da Franceschi e che, a differenza del vicesindaco Cigagna, ringraziamo. Imprenditori così sono un esempio, Pieve di Soligo non può essere rappresentata da certe farneticanti affermazioni, Cigagna abbia la decenza di scusarsi pubblicamente. Vogliamo invece ringraziare quella parte dell’amministrazione comunale che si è messa a lavorare seriamente nell’emergenza, rinnovando loro la nostra disponibilità a collaborare”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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