Centenario del ministro Fabbri, Ros: “15 agosto trascorso nell’indifferenza più completa, l’amministrazione comunale faccia un esame di coscienza”

Dopo le perplessità sulle iniziative e gli eventi proposti dell’amministrazione comunale di Pieve di Soligo per l’estate 2021, questa volta il consigliere comunale di minoranza Andrea Ros “punzecchia” nuovamente la giunta guidata dal sindaco Stefano Soldan, ma non solo, sul tema del centenario del compianto ministro Francesco Fabbri, nato il 15 agosto 1921.

Nell’ultimo periodo, ma anche nel 2020, non sono mancati i momenti per ricordare questa “vita illustre pievigina” con il progetto di intitolazione del palazzetto dello sport di Pieve di Soligo al celebre politico originario di Solighetto o con la lettura del suo diario di prigionia nei lager nazisti.

Recentemente si è tenuto l’evento “Tributo a Francesco Fabbri. Uomo, Cristiano, Statista. Ricordi e Testimonianze” con i contributi di alcune realtà del territorio: Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, Azione Cattolica diocesana, Associazione “Amici di Don Mario Gerlin”, ente ecclesiastico Balbi Valier, Fondazione Francesco Fabbri, Associazione musicale “Toti Dal Monte”, Comitato per il PalaFabbri, insieme alla città di Pieve di Soligo e in collaborazione con la rete Vite Illustri Pieve di Soligo (Vip).

Nel giorno in cui si ricordavano i 100 anni dalla nascita del ministro, però, secondo il consigliere comunale Ros non poteva bastare un semplice post nella pagina Facebook “Pieve 2022” perché “si poteva e si doveva fare di più”.

“Il centenario della nascita di Francesco Fabbri dello scorso 15 agosto è trascorso nell’indifferenza più completa e tocca a me giovane fare ‘memoria’ – esordisce il consigliere di opposizione a Pieve di Soligo – Sì, devo fare memoria a questa Fondazione Francesco Fabbri, e di rimando a questa amministrazione comunale, che assieme stanno lavorando al centenario del ministro e senatore pievigino. Fabbri non è stato una foto o un nome da ricordare, ma è stato soprattutto un amministratore e un politico che per questo paese, ora città, ha inciso in modo determinante”.

“Avrei voluto si ricordassero le intuizioni a livello industriale, come il Consorzio Bim Piave, realtà che negli anni ha portato ricchezza al nostro territorio – continua – Oltre a questo, vorrei fosse ricordato l’uomo che ha sofferto la prigionia, mantenendo un pudore che ora sarebbe di grande insegnamento, in difesa delle proprie idee. Vorrei non si pensasse che il dibattito sulla sua figura sia chiuso con la vendita delle quote Asco”.

“Questo ormai è un capitolo chiuso, ma chiunque provi a fare l’amministratore dovrebbe chiedersi se è o sarà capace di produrre un capitale così importante per il proprio territorio – aggiunge – Questo era il ministro e senatore Francesco Fabbri. È per questo che un semplice consigliere comunale come me chiede e pretende che si ricordi con orgoglio un uomo che ha dato tutto per questa terra”.

Per Ros lo scorso 15 agosto si doveva e si poteva fare di più, anche in pieno periodo di ferie estive.

Questo purtroppo, tranne qualche post copiato, non è stato fatto, neanche da chi per vicinanza o dovere avrebbe dovuto farlo – conclude – E non mi si venga a dire che siccome era Ferragosto non si poteva fare granché. Stiamo parlando del centenario del più importante politico della storia del nostro territorio; mezz’ora del nostro tempo per una cerimonia in ricordo di Fabbri era doverosa. L’amministrazione certamente può farsi un esame di coscienza”.

(Foto: Andrea Ros).
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