20 maggio 1923 – 20 maggio 2023: sono trascorsi cento anni dalla posa della prima pietra della scuola materna di Solighetto, da un secolo punto di riferimento nell’accompagnamento delle prime fasi dello sviluppo e dell’educazione dei più piccoli per la comunità pievigina.
La struttura oggi comprende sia la scuola dell’infanzia “Monumento ai caduti” sia il nido integrato “Il mio nido”, aperto dopo i lavori di ampliamento avviati nel 2005, che permisero di ricavare una trentina di posti per l’asilo nido integrato e di fornire spazi ulteriori per la scuola materna. Come riporta la piccola pubblicazione curata per questa occasione del centenario dallo studioso locale Enrico Dall’Anese, e distribuita a partecipanti all’evento, la scuola fu inaugurata il 17 agosto 1924 come “monumento vivente” ai 44 valorosi del paese deceduti nella Prima guerra mondiale.
Nel pomeriggio di sabato 20 maggio la pioggia non ha fermato l’entusiasmo e la gioia di questo traguardo: la comunità di Solighetto ha festeggiato questa importante ricorrenza con l’apertura di una mostra fotografica dedicata ai ricordi e alle testimonianze della storia della scuola dell’infanzia, e poi con la messa presieduta dal cardinale pievigino Beniamino Stella, concelebrata dal parroco monsignor Giuseppe Nadal.
Terminato il rito religioso, i piccoli alunni, guidati dalle loro insegnanti, hanno allietato i presenti con alcune brevi esibizioni. Si sono poi alternati i saluti istituzionali, moderati dal giornalista e vicepresidente del Consiglio pastorale parrocchiale Federico Citron. Le coordinatrici Michela Introvigne ed Elisa Scandella, rispettivamente della scuola dell’infanzia e del nido integrato, hanno preso la parola per ringraziare i genitori e la comunità tutta per la fiducia riposta e la collaborazione costantemente manifestata.
È intervenuto il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan, che ha evidenziato l’impegno e il sostegno anche economico dell’Amministrazione comunale a favore della scuola di Solighetto: “Grazie a tutti coloro che lavorano a favore di questa scuola, una istituzione tanto cara a tutta la nostra comunità pievigina – ha affermato Soldan, che ha rivolto particolare riconoscenza “agli Alpini, sempre generosi e in prima linea nelle attività di aiuto e promozione”.
In quanto scuola dell’infanzia paritaria, la “Monumento ai Caduti” fa parte della rete Fism – Federazione Italiana Scuole Materne, rappresentata all’evento dalla presidente provinciale Simonetta Rubinato e dal predecessore e attuale coordinatore pedagogico Fism Treviso, Francis Contessotto.
“Le scuole della nostra rete provinciale accolgono quasi 16mila bambini tra i 6 mesi e i 6 anni – ha esordito la presidente Rubinato – e quella delle materne paritarie è una sfida importante in un momento che impone di alzare il livello della qualità educativa da offrire a questi bambini fin da piccoli, e soprattutto ai più bisognosi”.
“Siete stati anticipatori, cento anni fa – ha affermato, rivolgendosi alla comunità di Solighetto – dell’idea che prendere i bambini nelle prime fasi della crescita e accompagnarli significa costruire gli uomini e le donne del domani, e, vent’anni fa, della sfida del nido: risale a solo all’anno scorso l’impegno dello Stato verso questo tipo di prestazioni per i più piccoli”.
L’economo diocesano Alessandro Testa, che si occupa anche dell’aspetto finanziario delle scuole paritarie, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra Fism e diocesi nell’ambito del supporto gestionale e amministrativo, e ha promosso un applauso al parroco don Giuseppe “sempre attivo, entusiasta e impegnato per il bene della scuola e della comunità”.
Per tanti anni, la scuola materna fu gestita dalle suore Figlie di San Giuseppe, impegnate nella promozione umana e cristiana dei bambini secondo il progetto educativo del beato Luigi Caburlotto, fondatore della congregazione: nel 2002 le religiose furono costrette a lasciare Solighetto per mancanza di vocazioni.
Tra le otto viventi delle sessantasei suore passate per Solighetto, due erano presenti alla cerimonia di sabato, suor Doriana e suor Rosapaola, accolte dall’applauso e dall’affetto dei presenti. “Ci sentiamo onorate per aver camminato in questa realtà – hanno detto -, con la gioia di essere state un piccolo seme gettato nel terreno. Siamo molto emozionate per questo ritrovarvi dopo lungo tempo, e con gioia oggi vediamo che questo seme è maturato e ha dato buoni frutti”.
Carlo Donadel, in rappresentanza del Consiglio per gli Affari economici e del Consiglio pastorale parrocchiale, ha sottolineato i sentimenti di “viva gratitudine della comunità nei confronti di chi sta mantenendo viva la realtà della scuola materna”: “Quello di oggi è un incontro con le radici della nostra storia e identità – ha detto -, e qui si costruisce l’essenziale, attraverso il contagio vitale delle educatrici, che insieme ai genitori ci mettono passione, cuore e intelligenza a favore dei nostri bambini”.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata e Scuola dell’infanzia “Monumento ai Caduti”).
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