Comunità in lutto per la scomparsa dello storico parroco monsignor Pietro Varnier. Il sindaco: “Ha segnato un’epoca”

Monsignor Pietro Varnier

È tornato alla Casa del Padre monsignor Pietro Varnier, storico sacerdote di Refrontolo e figura religiosa conosciuta nel territorio, deceduto all’età di 92 anni.

Giunto a Refrontolo nel 1972 dalla sua San Giacomo di Veglia, proprio in paese ha trascorso gli anni del sacerdozio, unendo in matrimonio e battezzando generazioni di persone, senza contare le prime comunioni e le cresime.

Nel giugno 2021 aveva potuto festeggiare i 65 anni di sacerdozio, un anniversario di rilievo che, nonostante la pandemia in corso, aveva condiviso assieme agli ospiti e operatori della Fondazione “Casa per Anziani” onlus di Pieve di Soligo, dove all’epoca si trovava. Oltre agli auguri da parte delle autorità e di varie rappresentanze del territorio, aveva ricevuto una videochiamata da don Noè, compagno di seminario, al tempo ospite in una struttura a Santa Lucia di Piave.

Monsignor Varnier fu inoltre canonico onorario del Capitolo della Cattedrale, esercitando il suo lungo ministero sacerdotale come vicario cooperatore a Francenigo, Oderzo, Soffratta, San Giacomo di Veglia e come assistente spirituale nella casa di riposo di Pieve di Soligo.

La scomparsa di monsignor Varnier è stata annunciata dal vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo con il suo presbiterio, dalla parrocchia di Refrontolo, dalla sorella Adele, dal fratello Giovanni, dai cognati e dai nipoti.

“Ricordandone l’esemplare vita sacerdotale, si uniscono riconoscenti in preghiera e affidano la sua anima a Gesù Buon Pastore quanti hanno beneficiato del suo servizio pastorale” si legge nell’epigrafe. Parole che si uniscono a un altro messaggio particolare, in latino: “In te, Domine, speravi: non confundar in aeternum” (Tu sei la nostra speranza, o Signore: non saremo confusi in eterno”).

“Monsignor Varnier è stata una figura rappresentativa del nostro Comune – il commento di Mauro Canal, sindaco di Refrontolo, che fu tra i primi battezzati dal monsignore, all’epoca del suo arrivo in paese -. Dal 1972 ha gestito ininterrottamente la parrocchia”.

“Ha segnato un’epoca – ha continuato -. Parlare di lui riporta al ricordo degli anni dell’infanzia, quando andavamo a catechismo o facevamo i chierichetti. Mi dispiace molto per questa perdita. Era una buona persona e ci metteva parecchio del suo, anche in termini economici, per sostenere la parrocchia. Per questo bisogna essergli riconoscenti”.

“Un mese fa era stato trasferito in una casa di riposo per sacerdoti a Conegliano – ha aggiunto -. Era stato anche autore di libri e amante della cultura, in tutte le sue sfaccettature, e dell’arte a 360 gradi”.

“A livello di Comune, ha condiviso vari progetti anche con le precedenti amministrazioni – ha concluso -, come ad esempio il rifacimento dell’asilo parrocchiale, dove è rimasta la cappella dedicata alla Madonna, a cui lui teneva in maniera particolare”.

Un ricordo è giunto anche da monsignor Luigino Zago, da qualche mese nuovo parroco a Refrontolo: “L’ho conosciuto come una persona cara e ben disposta con tutti – ha affermato – Aveva cura e premura nei confronti di tutti nell’esercizio del suo servizio pastorale”.

“Durante gli anni del suo sacerdozio ha tenuto le maniche sempre ben rimboccate per tutti e per tutto – ha proseguito -. Durante questi miei primi mesi a Refrontolo, ho potuto vedere quanto abbia raccolto sempre molta stima e gratitudine dalla comunità per quanto fatto”.

“Anche negli anni in cui ormai era lontano da Refrontolo, si è sempre tenuto informato sulla comunità, dimostrandosi presente anche in occasione dei lutti, con la propria partecipazione spirituale – ha concluso -. Ha dimostrato inoltre una particolare attenzione verso gli ospiti della Fondazione di Pieve di Soligo, con la sua assistenza spirituale e anche come compagno di viaggio in quella stagione di vita che stavano condividendo”.

La scomparsa di don Piero è stata un duro colpo anche per il Calcio Refrontolo: “Siamo veramente dispiaciuti – sono le parole del presidente Giuliano Pasin – perché per noi è stato a lungo un punto di riferimento importante. Grazie a don Piero, e alla sua sensibilità, abbiamo potuto contare sull’utilizzo del campo parrocchiale e dei suoi spogliatoi. Chi opera nel calcio sa quanto è fondamentale avere un impianto di riserva per poter preservare l’impianto principale. Saremo sempre grati a don Piero e il suo ricordo non ci lascerà mai”.

Il funerale sarà presieduto dal vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, sabato 13 gennaio alle ore 10 nel Duomo di Pieve di Soligo, dove verrà recitato un doppio Rosario, mezz’ora prima della funzione funebre (alle 9.30) e venerdì 12 gennaio alle 19.15.

La salma sarà tumulata nel cimitero di Refrontolo.

(Foto: Onoranze Funebri Colletto).
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