È fissato per venerdì 11 giugno, l’ultimo appuntamento del Conegliano Valdobbiadene Festival 2021, l’evento che, come i precedenti della rassegna, si svolgerà in modalità telematica e che vedrà la partecipazione di autorevoli ospiti dell’editoria nazionale.
Sarà intitolato “VitaeFuture” ovvero del futuro, vita che secondo molti sarà possibile solo grazie alla sostenibilità, una parola molto in uso in questi anni. Sarà questa la chiave di volta per capire il presente e allo stesso modo disporre degli strumenti per interpretare il futuro?
Un appuntamento ricco di ospiti d’eccezione come Marco Cattaneo, Direttore del National Geographic, Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi e Luca De Biase, editor di innovazione presso il Sole 24 Ore, che interverranno sui temi maggiormente discussi come la sostenibilità, con l’intenzione di superare i confini della Denominazione e di comprendere il ruolo che ogni territorio gioca in uno scenario globale.
“Abbiamo inaugurato questa edizione del Festival a marzo affrontando il tema del Paesaggio – afferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – poi la narrazione di questi mesi è proseguita attraverso l’analisi economica delle performance della Denominazione e gli incontri con wine lovers e giornalisti che hanno potuto apprezzare la nuova annata di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”.
“Ora – precisa – ci apprestiamo a concludere questa edizione del Festival proponendo una riflessione che superi i confini della nostra Denominazione e che lanci il testimone verso un ulteriore appuntamento per il prossimo anno. Insieme ai nostri ospiti desideriamo approfondire alcuni spunti utili per interpretare il futuro che ci aspetta con uno sguardo globale, come globale è il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.
L’obiettivo di questo ultimo appuntamento sarà affrontare il delicato tema della sostenibilità messo in relazione alla comunità che vive nel territorio. Si partirà attraverso uno sguardo sulla situazione ambientale e climatica odierna per poi effettuare un focus sul valore dei singoli territori, intesi come comunità che tutela se stessa attraverso il rispetto per l’ambiente.
“Tornare al lavoro manuale della terra e in cantina diventerà metafora dell’esigenza di tornare a pensare a lavori “necessari” – queste le parole del Consorzio – lavori che oltre a offrire consumi e consentire guadagni, creino cultura di un territorio, lo plasmino, lo custodiscano e infine ne perpetuino lo spirito originario, quel Genius loci da cui è iniziato il racconto del Conegliano Valdobbiadene Festival 2021”.
(Foto archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it