Dal “Casagrande” a Monaco, fino a Caldonazzo: studenti per un’Europa di pace

Uno studio teorico sui fondamenti dell’educazione alla pace e un laboratorio pratico sulla gestione nonviolenta dei conflitti: “Students for a Europe of peace” è, in ordine di tempo, l’ultima e importante esperienza formativa di una classe dell’Isiss “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo, svolta nel segno dell’apprendimento anche in chiave internazionale.

Il progetto ha messo in rete vari soggetti e istituzioni: oltre al “Casagrande”, con la classe 4A del liceo delle scienze umane, l’iniziativa ha coinvolto la Europäische Janusz Korczak Akademie di Monaco di Baviera – istituzione educativa ebraica che promuove l’interculturalità e il dialogo interreligioso in vista della costruzione di una cultura di pace -, il Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti di Piacenza diretto dal pedagogista Daniele Novara, e lo SOS Feriendorf di Caldonazzo (Trento), grande camping internazionale cui fanno capo per le ferie estive le strutture degli SOS Children’s Villages – case famiglia per bambini e ragazzi privi di cure genitoriali o comunque provenienti da famiglie a rischio di marginalità sociale – di tutta Europa.

La collaborazione si creò nell’estate 2022, a partire da un’intuizione di Luisa Cigagna, vicesindaco di Pieve di Soligo, insieme a Eva Haller, direttrice dell’Accademia Korczak, Carmen Eberle, direttrice del campeggio SOS Feriendorf, e Loris Viezzer, docente di Scienze umane al “Casagrande”.

Prima un lavoro di preparazione da ottobre 2022 a maggio 2023: un approfondito studio teorico dei fondamenti dell’educazione alla pace, base per l’elaborazione di un’attività pratica di educazione alla gestione nonviolenta dei conflitti. In tutto questo, gli studenti del “Casagrande” e quelli di Monaco di Baviera – operando sia separatamente che coordinandosi con incontri online e in presenza, durante il viaggio di istruzione in Germania -, hanno preso a modello l’impostazione teorica psicopedagogica del Centro di Piacenza, e sono stati accompagnati dai loro insegnanti.

Nell’agosto scorso, gli studenti hanno concretamente proposto il laboratorio ai loro coetanei degli SOS Children’s Villages ospiti del campeggio estivo internazionale di Caldonazzo: il tutto, in lingua inglese, data la provenienza varia degli ospiti.

“Si è trattato di un’esperienza formativa complessa – commenta il professor Viezzer – che ha spaziato dallo studio teorico, con l’acquisizione da parte degli studenti di conoscenze specifiche di psicopedagogia, al lavoro di progettazione e di gestione di un laboratorio educativo pratico, con l’acquisizione di abilità inventive, autocorrettive, metodologiche e comunicative, al confronto con coetanei e adulti di varie provenienze, sempre nelle modalità di Service learning, nell’ottica della pratica della cittadinanza attiva”.

Sei le sessioni di lavoro: una introduttiva, pensata per favorire la prima conoscenza di un gruppo di nuova costituzione, e cinque sessioni tematiche, ognuna progettata per approfondire un aspetto chiave dell’educazione alla pace: la differenza fra violenza e conflitto, in modo da chiarire che il conflitto non è qualcosa da esorcizzare ma da imparare a gestire, essendo un’esperienza ineliminabile e potenzialmente ricca di contenuti formativi nella vita di ogni donna e uomo; le più comuni ragioni dei conflitti; il ruolo delle emozioni all’interno del conflitto; la comunicazione negoziale come chiave per affrontare in modo produttivo i conflitti; infine, le potenzialità positive del conflitto, visto come occasione preziosa da sfruttare per apprendere molto su se stessi, sugli altri e sulle modalità di relazione.

(Foto: Isiss Marco Casagrande).
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