“Dal focolare alle cucine domestiche”, al Fondaco del Gusto l’incontro con l'”antigastronomo” Giuseppe Lo Russo

Si è tenuto mercoledì sera 16 novembre al Fondaco del Gusto l’incontro con Giuseppe Lo Russo, studioso di enogastronomia, analista sensoriale e autore del blog “L’antigastronomo”.

“Dal focolare alle cucine domestiche” è stato il titolo della serata, durante la quale Lo Russo ha proposto un’analisi storica e critica sull’evoluzione della cucina, intesa come luogo di preparazione del cibo, andata di pari passo con l’affermarsi della figura della casalinga. 

“Tra la metà dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento inizia a delinearsi questa figura femminile che man mano sostituisce quella del cuoco, allora detto cuciniere, a servizio delle classi abbienti. Da luogo appannaggio della servitù, la cucina “si apre” dunque alla padrona di casa che inizia a cimentarsi con il lavoro ai fornelli” ha spiegato l’autore. “Proprio allo scopo di educare le giovani donne nascono i primi istituti di economia domestica. Al tempo infatti si credeva che la felicità familiare dipendesse proprio dall’abilità delle nuove casalinghe di occuparsi della casa e della cucina”. 

Nel corso della serata, Lo Russo ha mostrato alcune pagine di volumi otto e novecenteschi di carattere scientifico scovati nelle biblioteche di tutta Italia. È proprio nel periodo storico preso in esame che “si affermano le prime scienze che gravitano attorno alla cucina e all’alimentazione. Pensiamo all’igiene, alla fisiologia o alla dietetica”. Il racconto dell’autore è poi proseguito con un focus sui cambiamenti della cucina, intesa come spazio fisico, dal focolare dove si cucinava “a fiamma viva” fino all’affermarsi della cucina moderna, “ergonomica, funzionale e dotata di fornelli a gas” progettata dalla scuola tedesca Bauhaus. 

Era presente alla serata anche il vicesindaco Luisa Cigagna che a margine ha commentato: “Questo incontro conferma la vocazione del Fondaco del Gusto, nato e pensato come spazio dove valorizzare le eccellenze del territorio e tramandare la nostra cultura gastronomica, elemento di grande attrattività turistica per il Trevigiano”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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