In considerazione delle ben note vicende che stanno interessando l’Italia, è arrivata la proposta di confermare Parma “Capitale italiana della cultura” anche per il 2021 e da Pieve di Soligo, che era pronta a presentare il dossier per la candidatura, è arrivata un’altra proposta che potrebbe accontentare tutti.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 12 marzo, nell’immediata vigilia della scadenza del secondo termine del bando (già prorogato dal 2 marzo scorso), il Comune di Pieve di Soligo ha appreso la notizia ufficiale che la data di consegna del dossier per le città candidate è stata spostata ulteriormente al prossimo 30 giugno, con prima selezione delle dieci finaliste entro l’11 settembre e decisione finale della città prescelta come capitale italiana della cultura 2021 entro il 12 ottobre 2020.
“Va detto innanzitutto che abbiamo accolto con grande sorpresa e anche sconcerto questa seconda proroga del termine di consegna del dossier, così dilatata nel tempo – ha spiegato Stefano Soldan, sindaco di Pieve di Soligo – che di fatto viene a stravolgere un calendario ora di difficile comprensione e fattibilità, per cui è difficile pensare come una città, prescelta come capitale a metà ottobre 2020, possa mettere in piedi il programma di eventi a partire dal primo gennaio 2021”.
“Noi comunque eravamo e siamo pronti con il nostro dossier – aggiunge il primo cittadino – e invieremo il nostro elaborato a Roma tra pochi giorni, per la scelta squisitamente tecnica di fare tutte le verifiche del caso e perfezionare gli aspetti contenutistici e grafici della nostra proposta. Colgo l’occasione per ringraziare davvero di cuore tutti coloro che hanno partecipato alla preparazione e alla stesura del dossier, dal comitato degli esperti alla commissione di indirizzo, compresi tutte le istituzioni locali, i sostenitori privati, la Fondazione Francesco Fabbri e quanti ci hanno accompagnato con grande interesse e apporti veramente significativi in questo entusiasmante percorso”.
“È apparsa sulla stampa – prosegue Soldan – l’idea che la città di Parma, capitale italiana della Cultura 2020, in collaborazione con Piacenza e Reggio Emilia possa essere confermata tale anche per il 2021, a causa della situazione di emergenza nazionale per la vicenda coronavirus, che sta creando un danno enorme alla città emiliana con l’annullamento di tutto il programma di eventi di queste settimane e anche dei prossimi mesi”.
“A questo punto – sottolinea – propongo un coordinamento tra tutte le città candidate per il prossimo anno e chiedo che si valuti la possibilità che Pieve di Soligo, insieme a tutte le altre in lizza per il 2021, possa affiancare Parma e mettersi in rete come capitale diffusa sul territorio per il prossimo anno, non potendo peraltro noi pensare di slittare al 2022, avendo tanti eventi collegati ai centenari di Andrea Zanzotto e Francesco Fabbri”.
“Mi auguro che questa proposta possa essere valutata seriamente e accolta da chi di dovere – conclude il sindaco di Pieve di Soligo – essendo di buon senso e finalizzata a salvaguardare le buone ragioni di tutti. Inoltre, con Parma confermata nel 2021 e le altre città come Pieve di Soligo capitali diffuse sul territorio, andremo a comporre a livello nazionale un mosaico importante e attraente, con tanti centri di riferimento sparsi in giro per il nostro Paese che così potranno dare una spinta poderosa e popolare alla rinascita dell’Italia in chiave culturale e turistica”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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