Diana Liessi riceve la borsa di studio in ricordo di don Mario Gerlin: “Ha facilitato l’inclusione”

Al centro la premiata Diana Liessi. Con lei la presidente Pierina Gerlin, i relatori delle testimonianze (Antonio Zamai, Mario Gazzola, don Bruno Daniel), il vicesindaco Luisa Cigagna, il coordinatore Vip Marco Zabotti e la docente Francesca Alberti

Don Mario Gerlin, un uomo, sacerdote e missionario animato da passione, energia e fede incrollabile, in una vita straordinaria tutta dedita agli altri: è questo il ritratto tracciato dalle testimonianze proposte ieri sera, sabato 28 ottobre, nel momento di commemorazione del missionario pievigino a 104 anni dalla nascita, nel 30esimo della morte. E nel segno di una memoria feconda verso le nuove generazioni, la consegna di una borsa di studio a una giovane pievigina che lo scorso anno ha terminato il ciclo di studi all’Istituto comprensivo “Giuseppe Toniolo”.

Dopo la messa in Duomo presieduta dall’arciprete monsignor Luigino Zago, un mosaico di testimonianze in auditorium ha ripercorso i tratti della figura di don Gerlin, sindaco di Pieve di Soligo dal 1960 al 1969, poi missionario in Africa e quindi in Brasile, dove si dedicò totalmente ai lebbrosi, contribuendo a far cadere i pregiudizi psicologici e culturali sulla malattia e riconsegnando la dignità a coloro che ne erano affetti.

Il vicesindaco Luisa Cigagna ha espresso il proprio plauso per l’iniziativa, proposta “per ricordare una vita esemplare per tutti noi: don Mario era un uomo che ha cercato e trovato il senso della vita e della fratellanza umana, e la sua figura poliedrica è stata tutta in servizio per gli altri, prima come sindaco e poi a fianco degli emarginati, a favore della loro dignità”. Presente in sala anche la socia del sodalizio e assessore alla Città produttiva di Treviso Rosanna Vettoretti.

La serata, moderata da Elisa Nadai, è stata promossa dall’Associazione “Amici di don Mario Gerlin”: nel suo intervento, la presidente Pierina Gerlin ha sottolineato la missione del sodalizio, impegnato per “tramandare la testimonianza dell’esperienza umana e sacerdotale di don Mario, e far vivere ancora questa figura nella comunità”. L’associazione è in contatto e sostiene concretamente il centro di Bambui, dove operò don Mario, e nel territorio con progetti nelle scuole e iniziative per la comunità civile.

I ricordi: “Una luce nell’oscurità”

Don Mario è una luce nell’oscurità e ci parla come testimone della fede di un Dio che guarda giù verso i suoi figli più diseredati e abbandonati – ha scritto il cardinale pievigino Beniamino Stella in un messaggio inviato per la serata -. Don Mario ci ricorda che Dio non ha abbandonato l’umanità e la segue con provvidente benevolenza attraverso i suoi inviati. È un grande figlio illustre della nostra Città, da pregare, seguire e tenere presente nelle ore di oscurità e di inverno che viviamo”.

L’ex alunno Antonio Zamai, ha sottolineato come “l’eccezionalità della testimonianza della sua vita dedicata agli altri abbia segnato l’eccezionalità dell’esperienza degli allievi”: “Con la sua energia e passione educativa ha aggiunto in tutti noi i valori di consapevolezza e dignità, normalmente non intercettati dai bambini nelle prime fasi di crescita”. Zamai ha pure ricordato che Gerlin era solito fermarsi con le classi dopo le ore scolastiche per realizzare insieme delle pregevoli opere in mosaico, alcune delle quali ancora visibili nel Duomo pievigino e nella chiesa di Falzè di Piave.

La giovane Diana Liessi premiata per il suo impegno volto all’inclusione

L’amico Mario Gazzola, già sindaco di Altivole, ha rievocato “l’impegno intenso, assoluto, con disinteresse, rigore e competenza di Mario Gerlin”, dal 1951 consigliere comunale, poi vicesindaco e sindaco dal 1960 per nove anni, quando fu anche direttore dell’allora Associazione dei comuni della Marca Trevigiana. Gazzola ha ricordato l’operosità di Gerlin dopo l’alluvione del 1966 a pochi giorni dall’arrivo di Aldo Moro, ma poi anche in altri contesti nel territorio e a Roma. “Promosse interventi decisivi per la comunità: tra gli altri, la costruzione della scuola primaria di Solighetto e della media “Toniolo”, ma anche i progetti per la fognatura e i piani di illuminazione pubblica, nonché la revisione delle imposte familiari”.

Un legame profondo e sincero legava don Gerlin a don Bruno Daniel, già Rettore del Seminario vescovile di Vittorio Veneto, che seguì con attenzione il suo impegno missionario con varie visite in Brasile, anche insieme al vescovo Eugenio Ravignani: “Aveva una personalità forte, e al fianco aveva una persona altrettanto forte, suor Carmela Lombardi: insieme hanno condiviso e costruito molto, ridando dignità e costruendo molte opere per la cura e l’assistenza – ha affermato -. Ricordo come notarono tutti che dopo la sua personale esperienza di sofferenza, si avvicinò ulteriormente ai malati”.

“Aveva un fuoco dentro, una passione grazie a cui ha lottato per distruggere i pregiudizi sui lebbrosi, che preferiva chiamare ‘hanseniani’ – ha concluso -. In quello che ha fatto, ha messo sempre moltissimo amore”.

La motivazione della borsa di studio a Diana Liessi: “Ha facilitato l’inclusione”

È la 14enne Diana Liessi la vincitrice della borsa di studio per quest’anno, “per aver affrontato in modo eccellente il percorso scolastico e aver tenuto sempre un comportamento esemplare, e aver dimostrato di avere valori inestimabili”, con “la capacità di includere coetanei nelle attività scolastiche, di supportarli e incentivarli a dare il proprio contribuito, risultando un facilitatore di inclusione”.

La docente Francesca Alberti ha fatto l’elogio della studentessa: “Diana ha gestito in maniera esemplare il rapporto con un compagno di classe con disabilità: lei lo conosceva da tempo e ci ha insegnato ad accoglierlo con naturalezza, proponendogli quiz interattivi e progetti inclusivi, con lavori di gruppo e occasioni di confronto”.

Parole di gratitudine per l’iniziativa sono state espresse dal dirigente scolastico del “Toniolo” Stefano Ambrosi – che ha manifestato l’augurio che questo riconoscimento sia da stimolo per tutti – dal presidente del Consiglio d’istituto Donatello Ferrari, dal coordinatore rete Vite Illustri Pieve di Soligo Marco Zabotti, e ancora dalla presidente Gerlin verso tutti gli sponsor che hanno contributo generosamente alla serata.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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